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05 Gennaio 2020 - 07:00
Il ragazzino era già stato colpito con pugni. L’accusa per i minorenni è quella di tentato omicidio: uno è il figlio di un noto pregiudicato di San Vitaliano. Invischiati anche 12enni
NOLA. Accoltellarono un 14enne al centro commerciale Vulcano Buono, a Nola, per futili motivi: in manette tre minorenni, i 15enni P. F. e D. B., e il 16enne G. C., ritenuti i responsabili del tentato omicidio. Tra di loro, come già anticipato dal nostro giornale diverse settimane fa, il figlio di un noto pregiudicato di San Vitaliano. Ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare in un istituto penale per minori, sono stati i carabinieri della compagnia di Nola, diretti dal maggiore Alberto Degli Effetti, a seguito di una delicata e scrupolosa indagine condotta dagli stessi militari e coordinata dal Tribunale dei Minori di Napoli. Per i tre pende la grave accusa di tentato omicidio in concorso. I presunti babycriminali erano di più, avevano agito in gruppo, in una gang di circa 12 ragazzini tutti minorenni, di età compresa tra i 12 e 16 anni, la maggior parte dei quali non processabili proprio perché minori ai 14 anni. Era lo scorso 8 dicembre, una serata spensierata e tranquilla, come tante altre, per Piercarmine ed i suoi amici, trascorsa al chiuso del centro commerciale Vulcano Buono, tra negozi, pub, bar, pizzerie e centri di svago con l’illusoria sensazione di sicurezza di un posto affollato e lontano dai pericoli della strada. Piercarmine M., 14 anni, insieme alla sua fidanzatina e ad un gruppo di amici, si divertiva sulla pista di pattinaggio allestita come ogni anno per il periodo natalizio, nella grande piazza al centro delle gallerie coperte, quando un altro gruppo di ragazzini, palesemente diversi da loro negli atteggiamenti e nel linguaggio, ha cominciato ad infastidirli, prima importunando la ragazzina, poi spintonando e minacciando Piercarmine. Il 14enne, cercando di sottrarsi alla prepotenza dei bulli, ha giudiziosamente deciso di allontanarsi, pensando che ciò bastasse a fermarli. Ma così non è stato. La babygang ha inseguito la sua vittima e la fidanzatina, nel parcheggio del centro commerciale e qui lo ha accerchiato e brutalmente aggredito: calci, pugni, poi lo hanno colpito alla testa con un manganello ed infine accoltellato alla pancia. Una ferocia inaudita per la loro giovane età. Una totale mancanza di umanità, di pietà, che fa rabbrividire e che lascia intuire quanta violenza devono aver visto e vissuto gli stessi carnefici, e quale disagio psicologico per trasformarsi in bestie crudeli così precocemente. Mentre Piercarmine restava a terra esanime e qualcuno allertava i soccorsi, la babygang si è dileguata con le mani sporche di sangue e un ghigno sul viso. Le urla di paura e disperazione dell’amichetta di Piercarmine hanno attirato l’attenzione dei passanti e in una manciata di secondi confusi e concitati, sono stati allertati i soccorsi. Sul posto un’ambulanza del 118 che ha trasportato il 14enne prima al vicino nosocomio nolano, e poi da lì, data la gravità delle lesioni, all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove la giovane vittima è arrivata in prognosi riservata e sottoposta ad un intervento chirurgico urgente all’addome. Intanto i carabinieri della compagnia di Nola hanno fatto scattare immediatamente le indagini. Sono state visionate le immagini immortalate dalle numerose di videocamere di sorveglianza dell’intero centro commerciale, sia quelle interne che esterne. Sono stati ascoltati i testimoni e i loro familiari; infine, appena è stato possibile, è stato sentito anche Piercarmine che, con coraggio e senza esitazione alcuna, ha raccontato tutto ciò che è stato in grado di vedere e ricordare, indicando come autori materiali dell’aggressione, seppur senza riuscire a stabilire i singoli ruoli, i tre ragazzi. Una indagine lunga e delicata, condotta con scrupolo e attenzione proprio perché coinvolti dei minori e al termine della quale ieri mattina, sono scattati gli arresti.
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