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Pulizie, scuole a rischio chiusura

Pulizie, scuole a rischio chiusura

Poche ore per risolvere il problema dell’igiene nei plessi di Napoli e provincia

NAPOLI. Vertenza consorzio Manital: molte scuole di Napoli e provincia (forse dell’intera regione) destinate a restare chiuse alla ripresa delle attività scolastiche. I lavoratori in forza alle consorziate sono stati “licenziati” il 31 di dicembre, poiché il consorzio Manital,  non ha dato delega ai consociati di sottoscrivere i contratti con le scuole che usufruivano dei lavoratori. Prima della fine dell’anno sembra esserci stata una riunione al Miur, ma si è risolto con un nulla di fatto. Solo in Campania, sono circa 3.000 i lavoratori coinvolti nella vertenza, che si trascina stancamente da mesi, tra l’indifferenza degli organismi preposti. In ogni modo solo a marzo sarà decisa la sorte dei tremila lavoratori storici impegnati nelle scuole. Molti di questi lavoratori (quasi tutti monoreddito) hanno  ricevuto solo alla fine dell’anno parte dei salari dovuti. Altro che “Futuro in crescita e sviluppo”, (come annunciato dai vertici Manital nei mesi scorsi, all’orizzonte si profila il rischio di tracollo).   Diverse imprese consorziate (molte delle quali campane),  da mesi in attesa di ricevere dal consorzio i “loro” soldi anticipati ai lavoratori, hanno già depositato presso i Tribunale di Ivrea i decreti ingiuntivi, chiedendo al giudice competente, il sequestro delle somme dovute anche presso terzi. In ogni modo, se a Napoli ed in Campania va male, non va certamente meglio in altre parti dell’Italia. Tornando alle novità degli ultimi giorni, è del tutto incomprensibile l’atteggiamento del Consorzio, che ha letteralmente ignorato le sollecitazioni a decidere il futuro dei lavoratori impegnati - fino al 31 dicembre – nei servizi di pulizia e vigilanza scolastica. Se non ci sarà una risposta lampo (nella mattinata di oggi), tenuto conto che le scuole non sono state pulite, difficilmente i dirigenti scolastici autorizzeranno l’ingresso degli alunni nei plessi scolastici sporchi. A pagare il conto - come è facile immaginare - saranno i più deboli e nell’emergenza (per mettere una pezza ad un buco divenuto una voragine), le pulizie saranno affidate ad imprese esterne, nell’attesa che qualcuno nei piani alti si decida a fare chiarezza sulla vertenza Manital, anticipando i tempi dei passaggi dei lavoratori, garantendo non solo l’occupazione dei lavoratori, ma la salute di quanti frequentano la scuola. Un ruolo importante in questa vicenda (dal forte sapore kafkiana) spetta al Miur, che può, anzi deve intervenire in tempi rapidi. Non è da escludere che sa Ivrea (sede del Consorzio Manital), visto l’andamento della situazione, i vertici di consorzio, decidano di decidere, dando ai loro consorziati (in attesa di chiarimenti per la loro sopravvivenza), linee guida precise e puntuali. Se così non fosse, siamo dinanzi alla solita torre di Babele, dove tutti tirano a campare, nella speranza che “Adda passà ’a nuttata”, insomma tirare a campare senza avere rispetto non solo per le maestranze ma per le stesse imprese consociate, che hanno sperato fino all’ultimo che qualcuno desse indicazioni per evitare quello che purtroppo sta per succedere, ovvero: le scuole destinate a rimanere chiuse. 

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