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10 Gennaio 2020 - 18:51
NAPOLI. La toga esposta sul davanzale della finestra del suo studio, in piazza Vanvitelli a Napoli, a simboleggiare «il suicidio dell'avvocatura». Questa la singolare forma di protesta scelta dall'avvocato penalista Sergio Pisani contro la riforma della prescrizione e qualunque ipotesi di introduzione di responsabilità in solido degli avvocati in caso di ricorso dichiarato inammissibile o rigettato in Cassazione. «È un'iniziativa simbolica ma a volte gli atti simbolici sono importanti», spiega l'avvocato Sergio Pisani, che ora sta ricevendo molte telefonate dai colleghi. «Hanno visto la foto della toga che ho pubblicato su Facebook e stanno facendo altrettanto, non solo a Napoli», racconta. Alla base della protesta c'è la riforma della prescrizione, sospesa dopo il primo grado di giudizio: «Una riforma assurda - dichiara il penalista - e che viola la carta costituzionale. Ma a questo aggiungo anche dichiarazioni attribuite a Piercamillo Davigo, che spero non provengano da lui, che sono incredibili sulla possibilità di sanzionare un avvocato in caso di sconfitta in Cassazione. La difesa non è un concorso a premi, è una cosa seria perché riguarda la libertà delle persone. È come se un giudice viene multato se, dopo aver arrestato una persona, quest'ultima venga scarcerata dal Riesame: il giudice si sentirebbe limitato nell'esercizio delle sue funzioni. Non capisco proprio come si possa pensare una cosa del genere. Penso a tanti giovani avvocati morti per difendere i propri clienti, quando parliamo di difesa parliamo di una cosa seria, non di un gioco o di un concorso a premi», conclude.
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