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Minacce e intimidazioni, sale la tensione a Soccavo

Minacce e intimidazioni, sale la tensione a Soccavo

Giovani armati in motociclette girano nelle strade del quartiere. Movimenti negli ambienti malavitosi anche a Bagnoli e Pianura

NAPOLI. Giovani in sella a scooter che girerebbero armati per Soccavo, minacce e intimidazioni in strada e sulla rete, movimenti negli ambienti malavitosi anche tra Bagnoli e Pianura. È uno scenario cupo quello attuale nell’area flegrea dopo mesi e mesi di relativa pax di camorra. Secondo gli investigatori più esperti la tensione registrata negli ultimi giorni, se dovesse continuare, deriverebbe dall’assenza al momento di un clan nettamente più forte degli altri. Cosicché qualche ras, oggetto di particolare attenzione, starebbe cercando di approfittarne tessendo alleanze trasversali. Sullo sfondo poi, ci sarebbe la profonda rivalità tra i Vigilia e i Sorianiello, gruppi diventati nemici nel 2014 in seguito all’omicidio di Fortunato Sorianiello detto “Foffy”, figlio del boss Alfredo “’o biondo”. Un delitto ricostruito dalla Dda, grazie a indagini di polizia e carabinieri, soprattutto attraverso le dichiarazioni di 2 collaboratori giustizia: Salvatore Romano e Antonio Vanacore. Proprio i pentiti, e in particolare il ras emergente “Muoll muoll”, hanno raccontato che il clan Vigilia fornì armi a Carlo Tommaselli, mandante ed esecutore materiale dell’agguato a “Foffy”. Notizia che negli ambienti di camorra della zona evidentemente si seppe subito, tant’è vero che tra il gruppo con base a Soccavo e l’altro in una parte confinante del rione Traiano, scoppiò una guerra che provocò 3 morti e altrettanti feriti. L’odio, secondo inquirenti e investigatori, non si è mai sopito e ciò avrebbe posto le basi di un’alleanza in chiave anti Vigilia composta dai Grimaldi e dai Sorianiello con l’appoggio di malavitosi di Bagnoli. Questi ultimi avrebbero messo gli occhi anche su Pianura, quartiere in cui sia i Marfella-Pesce che i Mele se la passerebbero male dopo gli arresti e i pentimenti degli ultimi anni. La tensione a Soccavo si starebbe manifestando da alcuni giorni, con il susseguirsi delle voci sui nuovi (o vecchi che si ripropongono) accordi di malavita e soprattutto sulle confidenze raccolte da alcuni giorni investigatori circa la presenza nelle strade di uomini armati sulle motociclette. Non c’è prova ovviamente in quanto nessuno è stato arrestato, ma di sicuro tra le forze dell’ordine l’allarme è scattato. Solo il tempo però, potrà dire se si è trattato di fuochi di paglia o di qualcos’altro più pericoloso. Storicamente la malavita di Soccavo (che per un lungo periodo è stata rappresentata esclusivamente dai Grimaldi del boss Ciro “Settirò”) è entrata in contrasto con i clan del rione Traiano e in particolare con i Puccinelli per la gestione dei traffici di droga. Le due zone in sostanza sono un tutt’uno (anzi da un punto di vista amministrativo lo sono proprio) e così soprattutto nel corso degli anni novanta scoppiò una sanguinosa guerra di camorra combattuta in più fasi. Poi l’azione della magistratura, coordinando le indagini di polizia, carabinieri e guardia di finanza, ha limitato a lungo i traffici prima che la crisi a Scampia riportasse in auge il rione Traiano.

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