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14 Gennaio 2020 - 07:45
NAPOLI. Alla fine, le rimostranze dei sindaci dell’area nolana e di quella vesuviana hanno sortito un effetto: da fine gennaio, Napoli conferirà i propri rifiuti solo nell’impianto di tritovagliatura di Caivano. È quanto emerso dalla riunione in Regione, convocata proprio dopo le dure proteste dei primi cittadini della provincia. Gli Stir di Giugliano, Caivano e Tufino riceveranno i rifiuti dei Comuni del territorio dell’Ato di competenza. Il tutto sotto la regione di un tavolo tecnico di monitoraggio regionale, che valuterà via via un’applicazione più o meno elastica di quanto disposto in casi particolari, come per esempio le manutenzioni degli impianti. Il via a fine gennaio dopo la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Regione Campania, Città Metropolitana, Comune di Napoli e i tre enti d’ambito. Questo l’epilogo di una giornata iniziata con l’affondo del sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo, nel corso della trasmissione Barba & Capelli su Radio Crc. «La nostra è una società sana, che negli ultimi anni è cresciuta. Si occupa della pulizia delle strutture comunali. Comunicazione, collaborazione e controlli rendono la città pulita. I controlli sono fondamentali per gestire i cittadini, la comunicazione è importante perché molte persone hanno bisogno di chiarimenti su come conferire i rifiuti e la collaborazione è fondamentale perché se non c’è collaborazione da parte dei cittadini, non si raggiungono i risultati. Gli altri comuni sono in fila, ma arriva il Comune di Napoli che scavalca tutti e scarica». Cuomo si era detto pronto a un esposto alle fore dell’ordine se la situazione fosse perdurata. Una presa di posizione dura, la cui eco è arrivata fin nelle stanze di Palazzo Santa Lucia dove Bonavitacola ha deciso di smuovere le acque e trovare una soluzione a una situazione che ha comportato un aggravio per i costi di raccolta e smaltimento per le amministrazioni comunali, costrette a pagare straordinari ai dipendenti per le lunghe file dei camion davanti agli Stir. Da Napoli, però, il sindaco Luigi de Magistris precisa, a margine dell’incontro con le maestre neoassunte, che «non c’è alcuna posizione di predominio da parte nostra, le critiche di alcuni colleghi sono infondate». E l’assessore all’Ambiente, Raffaele Del Giudice, ricorda che «per 8 anni Napoli ed anche altri Comuni hanno avuto la possibilità di usufruire dell’Icm di Napoli Est, mi aspetto che la Regione Campania ne tenga conto non per favorire la nostra città ma per renderle giustizia. Sempre dall’ente regionale mi aspetto un intervento per le circa 20 tonnellate che ogni giorno s’ammassano nelle strade di confine di Napoli Est e Pianura a causa dello sversamento abusivo di cui si rendono protagonisti incivili provenienti da altri comuni e anche alcuni esercizi commerciali medio-piccole, come accertato dalla polizia ambientale». Soddisfatto anche il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri: «Sarà previsto e normato che nel caso debbano esserci mutamenti alla pianificazione ordinaria dei flussi di trasferimento dei rifiuti nell’inceneritore di Acerra, il Comune sia informato preventivamente e convocato, a tutela della salute dei propri cittadini».
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