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15 Gennaio 2020 - 07:00
NAPOLI. Una tragedia sfiorata che fa da cornice a un quadro dei trasporti da disperazione. A esserne consapevole è anche il sindaco Luigi de Magistris che, parlando qualche ora dopo l’incidente accaduto sulla tratta linea 1 della metropolitana, parla di «una giornata difficile, non solo per la paura e per il ferimento di alcune persone ma anche per quello che sarà il futuro del trasporto su ferro della nostra città».
LE CONSIDERAZIONI DEL PRIMO CITTADINO. In mattinata, nei momenti immediatamente successivi all’impatto tra i tre treni, aggiunge il primo cittadino, «le prime notizie erano molto più allarmistiche e ci siamo davvero preoccupati molto per la possibilità di feriti gravi o di morti. Dopo circa 20 minuti ho ricevuto notizie più confortanti, nessun ferito particolarmente grave. A loro va la mia solidarietà». Inutile girarci intorno: la linea 1 della metropolitana può contare ogni giorno, a pieno regime o quasi, soltanto su meno di 10 treni: un quantitativo insufficiente vista l’utenza giornaliera. Le articolate verifiche sull’accaduto, dice de Magistris, saranno utili «per capire qual sia l’impatto che avrà questo incidente sui trasporti. Non sappiamo ancora se i tre convogli saranno tutti sequestrati o solo in parte. La flotta napoletana – a proposito dei mezzi a disposizione per il servizio cittadino di trasporto su ferro - è già ridotta ai minimi termini, tant’è che a fine febbraio aspettiamo il primo treno nuovo da mettere in servizio a ottobre». In tutto i convogli nuovi saranno 19 che arriveranno ad un mesa di distanza l’un l’altro. Sulle cause l’ex pm dice di non «avere elementi per confermare o meno se si tratti di un errore umano, dobbiamo aspettare per capire cosa è successo. È la magistratura e non può essere il sindaco a fare valutazioni al posto dei tecnici. Ci sono delle ipotesi ma non me la sento di dirle, non lo trovo corretto».
IL VICESINDACO PANINI SUL LUOGO DELL’ACCADUTO. Sul luogo dell’incidente accaduto sui binari nei pressi di Piscinola, oltre a magistrati, Scientifica, forse dell’ordine e sanitari anche il vicesindaco con delega ai Trasporti Enrico Panini che innanzitutto esprime «vicinanza» in rappresentanza del Comune di Napoli «ai feriti e ai passeggeri coinvolti nell’incidente. Speriamo in una ripresa del servizio quanto più rapida possibile». Panini, come de Magistris, preferisce non sbilanciarsi sulle cause dell’incidente ma, assicura, «la metro resta sicura. Certo, c’è un margine di possibilità di incidenti tecnici, per fortuna però qui i danni sono limitati». Nei giorni scorsi, prima dell’incidente, il presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca aveva parlato dell’ipotesi della nascita di un’unica società regionale dei trasporti per superare le attuali criticità del servizio dovute, a dire del governatore, soprattutto alle carenze della società di trasporti di Napoli città Anm, che gestisce la linea 1 e il trasporto su gomma, e di quelle su gomma della Ctp che serve l’area metropolitana di Napoli. L’uscita di De Luca non piace al vicesindaco Panini che replica: «A pochi mesi dalle elezioni mi sembra più una proposta per la politica che un tema all’ordine del giorno. Anm ha ottenuto il 13 dicembre scorso l’omologa del Tribunale ed il 2020 e 2021 saranno gli anni del rilancio. Napoli - conclude il vicesindaco con delega ai Trasporti dell’amministrazione cittadina - deve contare su un’azienda di trasporto pubblico locale».
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