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21 Gennaio 2020 - 07:00
Ex Italsider. Il ministro Provenzano: «L’area sia restituita alla città». Floro Flores: «Le imprese partecipino solo se in regola»
NAPOLI. «Dopo 25 anni è doveroso dire ai cittadini di Napoli, di Bagnoli e di tutto il Sud: “scusate il ritardo’. Finalmente partono le bonifiche». Mai riferimento a Massimo Troisi potrebbe essere più appropriato. E il ministro per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, cita proprio il grande attore e regista per sottolineare l’importanza dell’avvio dei lavori che, precisa, «saranno eseguiti con il minimo movimento dei suoli, in maniera tale da prevenire problemi. Questo dovrà essere un luogo aperto alla città che coinvolgeremo nel concorso di idee». L’esponente del Governo, dopo un sopralluogo nel quale sono presenti, tra gli altri, anche i vertici del Pd napoletano, Marco Sarracino e Paolo Mancuso (allontanatisi durante la conferenza stampa dopo che il sindaco, secondo indiscrezioni, non aveva nascosto un certo fastidio per la loro presenza in un’occasione istituzionale ndr) ricorda: «Quando sono venuto qui per la prima volta ho avuto l’impressione di trovarmi in un carcere ambientale. Ora bisogna buttare giù il muro che ha sottratto questo luogo alla città. Abbiamo i fondi necessari e altri ne arriveranno con la nuova programmazione delle risorse sulla transazione ecologica. Su questo tema il Sud, per una volta, può non inseguire ma stare al passo con il Paese e l’Europa. Dobbiamo controllare che i lavori si svolgano attraverso l’utilizzo di tecniche all’avanguardia e nel rispetto dei protocolli di legalità. Qui misureremo la nostra capacità di azione». Dal commissario Francesco Floro Flores arriva un invito-monito alle aziende che intendono partecipare alle gare: «Lo facciano solo se hanno i pre-requisiti di legalità contenuti nel protocollo siglato con l’Autorità anticorruzione e le dovute competenze. Ed evitino ricorsi strumentali. Questa è l’unica cosa che temiamo. Ci sono 320 milioni stanziati da Invitalia; 71 di giacenze del vecchio commissario; 45 del Comune per le bonifiche a mare che rientrano nella nostra disponibilità; 38 della Regione Campania per le infrastrutture. Complessivamente, per il progetto di bonifica e riqualificazione il fabbisogno è di un miliardo e 800 milioni, di cui 600 da privati». Sui ricorsi, l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, è chiaro: «Aggiudicheremo le gare con la procedura d’urgenza prevista dal Codice degli appalti, eventuali ricorsi saranno gestiti ma auspichiamo che non fermeranno le attività». Un paio di settimane e sarà aggiudicata la gara per la bonifica dell’ex Eternit. «Con il commissario Floro Flores si è deciso che la progettazione viene fatta direttamente da Invitalia e poi lanceremo le gare per ulteriori bonifiche. I tempi previsti per il completamento di questa parte di bonifica sono di "almeno un intero anno. E voglio anche ricordare che è già partito lo smaltimento dei cumuli dell’area ex Morgan giacenti dal 2000 e lasciati lì da Bagnolifutura» aggiunge Arcuri. L’ad di Invitalia si dice soddisfatto «dei risultati del concorso internazionale di idee su Bagnoli. Sono 160 gli studi che hanno presentato delle proposte, organizzati in 36 raggruppamenti. Di questi, 40 sono studi internazionali e cinque, dei 36 candidati, sono composti esclusivamente da progettisti internazionali. Selezioneremo le venti migliori candidature e poi avvieremo il confronto con il territorio per condividere i tre migliori. La bonifica dovrebbe concludersi nel 2024». L’obiettivo, chiosa il commissario, è quello di vedere tutte le attività di bonifica sul territorio «avviate entro il prossimo anno».
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