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21 Gennaio 2020 - 08:14
Prenderanno servizio nelle strutture Asl di Napoli, al Pascale e alla Federico II. De Luca: «È una rivoluzione»
NAPOLI. Un contratto a tempo indeterminato per 797 infermieri. Sono loro i vincitori del concorso in Campania bandito dall’azienda ospedaliera Cardarelli e che prendono servizio nelle strutture delle Asl di Napoli, al Pascale e al Policlinico Federico II. «Una rivoluzione a Napoli e in Campania, aver trovato lavoro senza dover chinare la testa davanti a un padrone politico». Così il governatore Vincenzo De Luca ha accolto i vincitori del concorso alla Mostra d’Oltremare (nella foto).
I VINCITORI DEL CONCORSO. In particolare, 567 infermieri sono stati assegnati all’Asl Napoli 1, 70 all’Asl Napoli 2, 130 all’Asl Napoli 3, 20 al Pascale e 10 al Policlinico Federico II. «Ricordo padri di famiglia che per trovare lavoro a figli - ha continuato - si vedevano costretti a cercare un protettore, un amico politico». Rivolgendosi ai quasi 800 nuovi infermieri De Luca afferma: «I vostri genitori non hanno piegato la testa davanti a nessuno, avete trovato lavoro per vostro merito. Vedere tanti giovani mi riempie di fiducia per il futuro». Il governatore spiega che i 797 nuovi infermieri sono «un primo blocco delle 7.600 assunzioni che stanno per partire nella sanità campana grazie al via libera avuto con l’uscita dal commissariamento. Una vera e propria rivoluzione in atto». Il 25% circa dei vincitori del concorso per infermieri della regione Campania viene da fuori regione e sono nuove assunzioni. Gli idonei andranno quindi a colmare gli organici di Asl e aziende ospedaliere, ricoprendo posti lasciati da chi andrà in pensione e non come effetto dello sblocco del turn over. In passato, a causa del commissariamento della sanità campana, sono andati persi 13.500 unità di personale.
L’ASL NAPOLI 1. Alla Mostra d’Oltremare a congratularsi con i nuovi assunti anche Ciro Verdoliva, direttore generale della Asl Napoli 1. «Se siete qui - ha detto Verdoliva - è perché merito e meritocrazia hanno premiato chi si è impegnato, con grandi sacrifici». E Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda ospedaliera Federico II di Napoli, ha lanciato un «appello alla responsabilità». «Non avete vinto una lotteria, avete guadagnato questo lavoro - ha affermato - ed è importante che lavoriate sapendo che il vostro è un lavoro di responsabilità nei confronti di voi stessi, dei vostra etica professionale, nei confronti dei pazienti». L’augurio è che «non sarete marcatori di cartellino, ma persone che lavorano in squadra per rinnovare la sanità campana». C’è la necessità di «mettere sempre al centro il paziente», il commento di Antonio D’Amore, direttore generale della Asl Napoli 2 Nord. Non ha dubbi Gennaro Sosto, a capo della Napoli 3 Sud, che dice: «Stiamo rifondando la sanità campana». E De Luca rivolgendosi ancora alla platea di infermieri, aggiunge che affinché la Campania sia competitiva, «dobbiamo arrivare a 230 punti nella griglia Lea, dobbiamo essere primi». Poi con la mente torna a «qualche anno fa» quan10 www.ilroma.net Roma - Il Giornale di Napoli martedì 21 gennaio 2020 Napolicronaca do «eravamo ultimi, oggi siamo a 180 e qualche Asl anche alla soglia dei 200. Nessuno deve fermarsi. Abbiamo approvato il Piano ospedaliero che mancava da anni - ha aggiunto - senza chiudere ospedali». E ancora: «Abbiamo fatto un accordo con medici di base per fare da filtro territoriale, dobbiamo fare ancora di più per gli screening oncologici - ha sottolineato - Abbiamo fatto le grandi operazioni, il pagamento ai fornitori è a 38 giorni, per farmaci a 22 giorni». Per il presidente della Regione «si tratta di un miracolo - ha concluso - ma anche la conferma che se ci impegniamo nessuno ci impedirà di essere la prima sanità d’Italia».
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