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25 Gennaio 2020 - 07:49
Corso Vittorio Emanuele, sfumato il raid nella banca Credem. Il commando voleva irrompere dall’adiacente negozio sfitto
NAPOLi. Tregua finita. La banda del buco torna in azione, ma l’assalto sfuma all’ultimo secondo. Un commando di rapinatori ha seminato il panico ieri mattina, poco prima di mezzogiorno, in corso Vittorio Emanuele. Obiettivo designato e non raggiunto la banca Credem situata a poche decine di metri dalla centralissima piazza Mazzini. I malviventi hanno tentato l’irruzione passando da un adiacente locale che fino ad alcuni mesi fa ospitava una storica macelleria. Scavato il cunicolo in tutta tranquillità, la gang si apprestava quindi a sbucare prima nell’immobile sfitto e poi nelle filiale. Il piano criminale non è però andato a buon fine grazie alla prontezza di riflessi di una guardia giurata che, sentiti i primi rumori sinistri, ha subito fatto scattare l’allarme e avvertito le forze dell’ordine. Pochi minuti e sulla mancata scena del crimine si sono precipitati i poliziotti dell’Upg e della sezione Falchi, oltre ai tecnici della Scientifica per eseguire i rilievi di routine. L’intera zona è stata così passata al setaccio insieme ai fognatori del Comune ma, stando alle prime indiscrezioni, il sopralluogo non avrebbe fornito indicazioni di particolare rilievo. Tradotto, la banda è riuscita a sparire senza lasciare alcuna traccia. Almeno per il momento. La buona notizia è che il raid non ha comunque portato ad alcun bottino: grazie al provvidenziale intervento della guardia giurata i malviventi non sono infatti neppure riusciti ad avvicinarsi alla filiale Credem di corso Vittorio Emanuele. Il caso resta comunque tutt’altro che chiuso e le indagini andranno avanti anche nei prossimi giorni. I sospetti degli investigatori ancora una volta si stanno concentrando su alcune “batterie” di rapinatori costituite da specialisti dei Quartieri Spagnoli e del Cavone, zone purtroppo molto prolifiche su questo versante. Del resto non è la prima volta che la banda del buco entra in azione in quella zona della città. L’ultima risale appena al 12 marzo scorso, quando un commando di rapinatori seminò il panico nell’ufficio postale di piazza Mazzini. Ingente il bottino che i malviventi, entrati in azione arma in pugno e con i volti travisati da passamontagna, erano riusciti a portare via: circa 20mila euro, in pratica tutto il contante in quel momento presente all’interno della cassaforte. Ad avere la peggio era stata, in particolare, una delle dipendenti dell’ufficio, la quale, resasi conto di cosa stava per accadere, aveva provato ad allontanarsi dalla propria postazione per avvertire con tutta probabilità le forze dell’ordine. Il gesto non era passato inosservato agli occhi dei banditi: uno dei tre si era infatti scagliato contro la malcapitata afferrandola per i capelli, strattonandola e sbattendola a terra con forza. Acciuffato tutto il contante possibile, la banda ha quindi fatto perdere le proprie tracce introducendosi per la seconda volta nel cunicolo. Sul posto, una volta lanciato l’allarme, si sono precipitati i soccorritori del 118 e le forze dell’ordine. Le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza interna furono subito acquisite e analizzate, ma il prosieguo delle indagini resta per il momento tutto in salita. Un copione drammatico e che ieri mattina ha rischiato di ripetersi nella banca Credem che dista appena pochi metri. Gli “007” non escludono tra l’altro che possa trattarsi della stessa organizzazione.
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