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«Venditori ambulanti abusivi all’interno del Cardarelli». Il dg: «Repressione ferrea»

«Venditori ambulanti abusivi all’interno del Cardarelli». Il dg: «Repressione ferrea»

NAPOLI. Il consigliere dei Verdi della Municipalità 2 di Napoli, Salvatore Iodice, denuncia una situazione incresciosa ed imbarazzante che riguarda l’ospedale Cardarelli. Dei venditori ambulanti abusivi, come afferma Iodice, invadono a tutte le ore i corridoi e le corsie dell’ospedale cercando di vendere la loro merce ai pazienti allettati, arrecando disturbo. «È una situazione allucinante. I pazienti già sofferenti per la loro condizione devono subire continuamente le insistenze di questi venditori che non si fermano neanche davanti alle lamentele di persone sofferenti adagiate su delle barelle nei corridoi. Non capisco come questi facciano ad entrare ad ogni ora, evidentemente avranno il benestare della vigilanza all’ingresso» ha dichiarato. «Occorre verificare questa faccenda e porne fine. È un’indecenza che degli abusivi si infiltrino all’interno di una struttura ospedaliera. Avvieremo un’interrogazione per capire come ciò sia possibile e di chi sia la responsabilità. Non dovrà più essere permesso loro di entrare. Saranno presi provvedimenti» ha commentato il consigliere regionale del Sole che ride e membro della Commissione Sanità, Francesco Emilio Borrelli.

IL DG LONGO: REPRESSIONE FERREA. «La presenza di abusivi nelle corsie d'ospedale è sempre qualcosa di odioso, per questo motivo questa direzione strategica si è attivata sin da subito in un'azione di controllo e repressione capillare e ferrea». Lo sottolinea il direttore generale dell'ospedale Cardarelli di Napoli, Giuseppe Longo, commentando la denuncia di presunti ambulanti nei reparti dell'azienda ospedaliera, avanzata dal consigliere dei Verdi della Municipalità 2 di Napoli, Salvatore Iodice. «Naturalmente, in un ospedale a padiglioni e delle dimensioni del Cardarelli, non è pensabile poter vigilare su ogni possibile ambulante intenzionato ad approfittare dell'orario di visita per mescolarsi ai familiari dei pazienti - riconosce Longo - Il fenomeno, odioso, riguarda non a caso la maggior parte delle strutture sanitarie, non solo di Napoli. Ad ogni buon conto, la nostra attenzione resta massima e qualunque presenza illegittima, come è sempre stato, verrà rimossa e segnalata alle autorità competenti». «Affermare che eventuali abusi abbiamo “il benestare della vigilanza all'ingresso" è molto grave - prosegue Longo - Spero che ci siano prove inequivocabili a sostegno di questa insinuazione, perché altrimenti si rischia solo di infamare una categoria, fomentare l'odio e ledere l'immagine di un'azienda ospedaliera che opera al meglio in un contesto sociale non sempre dei più semplici». 

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