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Napoli, assistenza a rischio per 20mila diabetici

Napoli, assistenza a rischio per 20mila diabetici

La denuncia di FederLab Campania: si stima che circa 20mila pazienti assistiti nei centri antidiabete dell'area della Asl Napoli 2 Nord non potranno più essere seguiti a causa dello stop ai contratti di servizio di diagnosi e cura tra la Asl e le strutture private

NAPOLI. A Napoli "dal primo gennaio, diabetici senza più assistenza sanitaria". E' il grido d'allarme lanciato da FederLab Campania, l'associazione maggiormente rappresentativa dei centri polispecialistici privati. Dall'inizio del 2016, infatti, si stima che circa 20 mila pazienti assistiti nei centri antidiabete dell'area della Asl Napoli 2 Nord (molti dei quali associati con FederLab), non potranno più essere seguiti a causa dello stop ai contratti di servizio di diagnosi e cura tra la Asl e le strutture private, deciso dal responsabile del servizio accreditamenti e controllo della spesa sanitaria della stessa Asl napoletana. "Fatto ancora più grave - spiega il senatore Vincenzo D'Anna, presidente nazionale di FederLab - è che ai pazienti non sarà più consentito l'accesso ai presidi diagnostico terapeutici in quanto ai diabetologi privati è stato negato, con la revoca delle password, l'utilizzo del software di diabetologia. Un servizio che i nostri medici svolgevano in maniera completamente gratuita". "Non solo viene imposto un brusco stop a un'attività decennale, la nostra, che colmava un vuoto costituito dalla mancanza di centri specialistici territoriali e dall'elevato numero di assistiti, ma si rischia anche di dover abbandonare al proprio destino migliaia di pazienti costringendoli a rivolgersi ai presidi pubblici dove ci sono liste di attesa lunghe fino a 7 mesi - ricorda D'Anna - L'Asl Na2 Nord deve fare dietrofront, altrimenti si ritroverà costretta a fare i conti con la protesta di 20 mila malati inferociti". "Per quanto ci riguarda - conclude il presidente di FederLab - noi abbiamo già diffidato l'Azienda sanitaria affinché si ristabilisca, almeno per l'anno in corso e fino al completamento delle operazioni di accreditamento, la facoltà, peraltro legittimata da una sentenza del Tar Campania, di poter erogare l'assistenza ai pazienti diabetici che abbiamo in cura nei nostri centri".

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