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29 Gennaio 2020 - 13:55
NAPOLI. Era la metà di ottobre dello scorso anno, gli assalti vandalici e le aggressioni ad autisti e controllori su bus, metropolitane e funicolare si ripetevano quasi ogni giorno. Il Comune annunciò in pompa magna una soluzione per la sicurezza: i vigili urbani sui pullman. “Linea sicura”, così fu ribattezzato il progetto, partito il 1° novembre per garantire sicurezza a bordo dei mezzi pubblici e contrastare gli evasori. Ci fu anche una conferenza stampa in sala Giunta con il vicesindaco Enrico Panini, l’assessore Alessandra Clemente, il numero uno di Anm Nicola Pascale e il comandante della polizia Municipale Ciro Esposito. Ebbene: poco più di due mesi dopo la presentazione, i vigili sono già spariti dai mezzi pubblici.
LO STOP DA INIZIO 2020. Dall’inizio del nuovo anno, infatti, non ci sono più i 15 vigili al giorno che avrebbero dovuto lavorare sui bus. E non è certo una scelta del comando della polizia municipale. «L’esperimento è andato bene, non abbiamo avuto problemi nel trovare gli uomini disponibili ad effettuare il servizio e non ne avremmo a farlo ripartire nuovamente. Nonostante la carenza di personale, siamo sempre pronti e disponibili a dare supporto e sicurezza nei settori in cui possiamo essere utili», dice il comandante del corpo Ciro Esposito. Ed allora come mai sono spariti i vigili dai bus? Ebbene dalla polizia Municipale fanno sapere che convenzione attivata tra Anm e polizia Municipale sia scaduta con la fine del 2019. A metà ottobre il protocollo fu firmato dall’assessore Alessandra Clemente, assessore alla Municipale, Nicola Pascale, amministratore unico di Anm e il comandante dei vigili Ciro Esposito. L’accordo sarebbe dovuto durare un anno, tant’è che nel corso della conferenza stampa il numero uno dell’Anm Nicola Pascale parlò di «un monitoraggio dopo appena sei mesi per controllare i risultati dell’iniziativa». Difficile effettuare il monitoraggio se dopo due mesi, invece, i vigili sono spariti. La “linea sicura”, bene ricordarlo, fu sperimentata già nel 2015 e a dire dell’amministrazione diede buoni frutti, ma fu poi sospesa. Stavolta è durata ancora meno.
PRONTA LA CONVOCAZIONE IN COMMISSIONE. Sulla questione interviene il presidente della commissione Trasporti Nino Simeone: «Spero che venga chiarita al più presto questa questione. La sicurezza per i dipendenti dell’Anm è una priorità. Chiederò immediatamente delucidazioni agli assessori competenti e convocherò una commissione ad hoc per approfondire la questione». Si fanno sentire anche i sindacati. Adolfo Vallini della sigla Usb spiega: «Il progetto vrebbe dovuto costituire un deterrente rispetto ad aggressioni ed atti vandalici, invece così non è stato. Un progetto disastroso dalla nascita. Sia perché il personale impiegato non è stato, per numero di numero di persone utilizzate, capace di coprire tutte le tratte, soprattutto quelle più esposte. Sia perché il territorio cittadino e gli orari più a rischio, quelli dopo le otto di sera, avrebbero richiesto un maggiore controllo. Difatti - continua Vallini - utilizzare i mezzi pubblici nel fine settimana in orario notturno è diventato molto pericoloso per la presenza di baby gang che si divertono nel molestare gli utenti o nel vandalizzare gli autobus o i treni. Se davvero la civiltà di un popolo si misura dalla qualità dei servizi, chiediamo che sia garantita puntualità ed efficienza, che pure ancora oggi mancano, ma soprattutto la massima sicurezza. Si può risparmiare su tutto, ma non sulla salute e l’incolumità delle persone. L’Usb, che si batte da sempre per la sicurezza dei mezzi pubblici, continuerà con tenacia il suo impegno».
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