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05 Febbraio 2020 - 07:30
NAPOLI. Falso allarme coronavirus a Napoli. Due turiste cinesi, ricoverate la scorsa notte all’ospedale Cotugno, sono risultate negative al test. L’allerta era scattato dopo che una delle due aveva accusato febbre, tosse, dolori addominali: sintomi che, uniti al fatto che provenissero dalla Cina, avevano fatto scattare l’allerta. Le due turiste erano giunte a Napoli il 22 gennaio scorso provenienti da Roma, dove erano atterrate dopo lo stop ai voli diretti tra la Capitale e la provincia di Wuhan. Con ogni probabilità avevano preso altri percorsi. Il primo caso sospetto, rivelatosi poi una normale influenza, aveva riguardato una donna di 63 anni, originaria dello Sri Lanka, che era stata portata in ospedale nella tarda serata di venerdì 24 gennaio con febbre alta e problemi respiratori. La donna era stata portata al Cotugno, specializzato in malattie infettive dove erano state attivate le procedure di emergenza per il coronavirus. La donna pertanto è stata isolata ed era stata sottoposta ad analisi che aveva rivelato l’assenza del coronavirus. Martedì scorso un turista cinese di 28 anni, originario della provincia di Hubei, era stato ricoverato in isolamento all’ospedale specializzato in malattie infettive con diagnosi di broncopolmonite e sospetto contagio da coronavirus. Ricoverato al Pellegrini, era stato trasferito nell’ospedale collinare con un’ambulanza del 118 partita dall’Ospedale del Mare. Sua moglie, che accusava sintomi più lievi, era stata ricoverata in via precauzionale. Ma anche in questo caso gli esami avevano dato un esito negativo e la paura era svanita.
FALSO ALLARME ANCHE A SARNO. Intanto, nulla di fatto anche per una coppia cinese che dall’ospedale di Sarno era stata mandata al Cotugno. I due, residenti a San Giuseppe Vesuviano, erano arrivati al nosocomio Martiri di Villa Malta con sintomi influenzali e le mascherine antivirus. A scopo precauzionale, l’Asl di Salerno, riferimento dell’ospedale sarnese, aveva immediatamente attivato il protocollo ministeriale previsto per eventuali casi sospetti di coronavirus, mettendo in isolamento i due pazienti sui quali sono stati effettuati i primi esami e le radiografie. I medici hanno subito pensato che non si trattasse di coronavirus. L’uomo non era stato recentemente in Cina mentre la sua compagna era rientrata da dieci giorni da una città distante 400 chilometri da Wuhan. Si è perciò deciso di mandarli al Cotugno. Dove, però, è stato riscontrato che non presentavano sintomi tali da rientrare nella definizione di caso. I due cinesi sono stati, per questo, rimandati nell’ospedale da cui provenivano. Una volta tornati a Sarno, per i due è stata chiusa la cartella clinica e sono stati dimessi, come confermato anche dal sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora.
AVELLINO, CINESE RICOVERATA. Intanto, ad Avellino una cinese residente nella provincia, e recatasi all’ospedale Moscati per sottoporsi a dialisi, si trova ora in isolamento anche se mon presenta sintomi da coronavirus e le sue condizioni generali sono buone. Ma l’Asl di Avellino ha deciso di far scattare comunque il piano di sicurezza dopo la comunicazione arrivata dal nosocomio. Sono stati eseguiti i prelievi per il test utile a verificare la presenza di coronavirus e oggi si sapranno i risultati.
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