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12 Gennaio 2016 - 18:12
La denuncia del consigliere Nonno: la stragrande maggioranza ha pagato gli oneri di concessione e ottenuto la licenza. L'assessore Fucito: devono dimostrare di essere i proprietari, poi riceveranno le scuse del Comune. Intanto il quartiere si mobilita. Contattati diversi avvocati, si prospetta l'avvio di una class action
NAPOLI. La denuncia di Marco Nonno, consigliere comunale di Napoli, sullo sgombero di numerose abitazioni, soprattutto sul territorio di Pianura, ad opera della Napoli Servizi che ha inviato numerosi incartamenti ai cittadini partenopei, raccontato in radio a Crc: "Già da sabato sono state recapitate circa 5.000 cartoline della Napoli Servizi, che invitava questi napoletani a lasciare le proprie abitazioni e pagare circa 9.000 euro di multa. Cosa spaventosa, soprattutto perché questi cittadini hanno già pagato il condono e sono in possesso di regolare licenza edilizia rilasciata proprio dal Comune di Napoli. Nella quale è anche presente la revoca dell'ordinanza sindacale di acquisizione al patrimonio". Sandro Fucito, assessore al Patrimonio del Comune di Napoli, ha risposto così: "Premesso che è un'iniziativa generale dell'amministrazione della quale si è discusso ampiamente nell'ultimo bilancio, non vedo dove sia la sorpresa di questo provvedimento. Il Comune ritiene di essere proprietario, allorquando vi erano abusi edilizi non sanabili, già dall'epoca dell'amministrazione Valenzi. Ha iscritto nell'inventario comunale, per tutti questi anni, circa 5000 immobili di cui 3500 abitazioni, il resto sono locali commerciali, che si trovano su tutto il territorio partenopeo. Quindi tutti quelli che sono regolarmente e giuridicamente proprietari possono stare tranquilli, ma bisogna dimostrarlo, cosa non scontata, in una città dove troppe volte ci si è trovati di fronte ad abusi edilizi. E' un'affermazione di titolarità dell'amministrazione finalizzata a ricavare il giusto indennizzo previsto dalla legge". Il Consigliere Nonno ha quindi annunciato che ci sarà ampio sostegno a tutti i 5000 che hanno ricevuto queste cartoline: "Abbiamo preparato un pre-stampato che consegneremo ai cittadini per aiutarli in questo momento. Ma voglio ricordare all'assessore che nell'incartamento presentato ai partenopei non c'è scritto da nessuna parte che se sono proprietari non sono a rischio, c'è solo la minaccia di lasciare l'abitazione e pagare la multa di 9.000 euro". Ma l'assessore Fucito non ci sta, e ha ribadito la disponibilità ad ascoltare i cittadini e l'opportunità di verificare gli incartamenti spediti agli stessi: "Bisogna chiedere conto della comunicazione che ha fatto la Napoli Servizi, poi predisporre la disponibilità degli sportelli e rinforzarla. Quando i procedimenti saranno accertati essere regolari arriveranno le scuse dell'amministrazione comunale". “Scuse dell'amministrazione? Io ho pagato il condono, gli oneri di concessione, il Comune mi ha inviato la concessione edilizia e ora mi chieda di pagare novemila euro euro e restituire le chiavi del mio appartamento? Fucito si sbaglia, e con lui anche il sindaco. Le scuse se le metta nel... taschino" dichiara un cittadino di Pianura tra le migliaia di persone che hanno ricevuto la richiesta del Comune.
Intanto il quartiere si mobilita. Contattati diversi avvocati e si prospetta l'avvio di una class action.
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