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13 Febbraio 2020 - 07:07
NAPOLI. Il Tar Campania sospende il maxiconcorso della Regione Campania, per l’assunzione a tempo indeterminato di 950 persone per la categoria D, fino al prossimo 6 ottobre, quando è fissata l’udienza pubblica. Diversi candidati esclusi, per il tramite dello studio legale Leone Fell & C., avevano promosso un ricorso per contestare le modalità operative con cui il Formez e la Commissione Ripam avevamo gestito la selezione. Così i giudici hanno stabilito che «sussistono i presupposti per l’accoglimento dell’istanza cautelare, sia pure nei limiti della sospensione della procedura concorsuale in corso, non resistendo i gravati atti alle censure demolitorie dedotte con il primo motivo di ricorso». A questo punto, il concorso sarà sospeso fino al prossimo 6 ottobre, giorno in cui si terrà l’udienza pubblica che dovrebbe definire il processo.
IL RICORSO DEGLI ESCLUSI E LE PRESUNTE VIOLAZIONI PROCEDURALI. Gli esclusi, difesi dagli avvocatiti Francesco Leone, Simona Fell e Ciro Catalano, hanno contestato il mancato rispetto del principio dell’anonimato delle prove. In altre parole, il rispetto del principio risponde all’esigenza di salvaguardare la segretezza degli autori delle prove scritte fino a quando la correzione non sia stata ultimata. Si tratta di garanzie procedurali che consentono la parità di trattamento tra i candidati e la valutazione obiettiva dei loro elaborati. Nello specifico, i candidati, in conformità alle indicazioni contenute nelle istruzioni per lo svolgimento della prova preselettiva, hanno apposto sul figlio risposte a lettura ottica e sul cartoncino anagrafico due talloncini identici, contenenti medesimo codice a barre e, immediatamente al di sotto, identico codice numero di sei cifre. I fogli risposte e i cartoncini contenenti i dati anagrafici non sono stati chiusi in busta sigillata e priva di generalità all’esterno dai candidati, come prescritto peraltro dall’articolo 14 del Dpr 487/94, di talché il predetto codice numerico, facilmente memorizzabile e identificabile, ha finito per svolgere, almeno potenzialmente, funzione di segno di riconoscimento, essendo riconducibile immediatamente all’identità dell’autore dell’elaborato, ed essendo possibili alterazioni o manipolazioni della prova. Il Tar ha rilevato inoltre che nonostante l’utilizzo di sistemi ottici di correzione, idonei ad assicurare massima rapidità delle operazioni di valutazione, la fase di correzione delle prove preselettive si è immotivatamente protratta per tre mesi.
L’ALTRO RICORSO INOLTRATO. Lo Studio Legale Leone Fell & C. ha proposto il medesimo ricorso anche per la selezione parallela finalizzata all’assunzione di 1.225 unità di personale a tempo indeterminato presso diversi enti della regione Campania. Questa volta la selezione è stata riservata ai candidati in possesso del solo diploma. Per il concorso è stata fissata l’udienza cautelare per il prossimo 25 febbraio. «Anche per il concorso per 1.225 unità – dichiara Francesco Leone – abbiamo denunciato la violazione dell’anonimato e, pertanto, immaginiamo che anche quella procedura sarà sospesa dal Tar Campania nei prossimi giorni». «La violazione dell’anonimato– continua Ciro Catalano – è avvenuta per tutti i concorsi gestiti dal Formez e dalla Commissione interministeriale Ripam. Si tratta dunque di tutti i maxi-concorsi che si stanno svolgendo in questo momento in Italia, come ad esempio quello per n. 1052 assistenti alla vigilanza indetto dal Mibac e quello per 2.329 unità indetto dal ministero della Giustizia».
L’INTERVENTO DI PISANI. Sulla vicenda, intanto, interviene anche il presidente di Noiconsumatori.it, Angelo Pisani. «Due pesi e due misure: l’Abc Spa blocca e fa ripetere le procedure concorsuali per presunte violazioni durante le prove, ma per ben più gravi violazioni e caos la Regione Campania non blocca il suo concorsone messo in piedi senza alcuna garanzia di trasparenza per gli errori già denunciati e riscontrati» dice l’avvocato. «Mai come ora dobbiamo vederci chiaro. La Regione blocchi tutto o la parola passerà una volta e per tutte ai giudici» avverte Pisani. Lunedì era iniziata al Palapartenope di Napoli la seconda fase del concorso per diplomati e laureati della Regione Campania per l’assunzione di 2.243 persone nelle pubbliche amministrazioni di 166 Comuni della Campania. La seconda fase delle prove si sarebbe dovuta chiudere entro fine febbraio. Ma il Formez, che organizza il tutto, ha annunciato che le prove e che quindi il Palapartenope resterà vuoto. Alla seconda fase partecipano 23.346 candidati che hanno passato la prima prova, di cui 18.175 per il profilo dei diplomati, che concorrono per 1.280 assunzioni e 5.261 per il profilo dei laureati, che concorrono per 963 assunzioni. Tutti sono ora in attesa di conoscere quale sarà il loro destino.
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