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13 Febbraio 2020 - 07:28
NAPOLI. Dalle minacce si passa ai fatti. Il Comune di Napoli taglia i fondi ad Anm. Nel bilancio di Palazzo San Giacomo del 2020 ci saranno tre milioni in meno per l’azienda del trasporto pubblico napoletano. Il motivo? I continui disservizi e gli errori di comunicazione imputati dall’amministrazione ad Anm. L’annuncio è arrivato martedì sera nel corso di una lunga e dura riunione tra l’amministrazione e i vertici di Anm e Napoli Holding. A parlare è Enrico Panini (nella foto a sinistra) che già il giorno prima, attraverso un intervento radiofonico, aveva annunciato: «O migliora il servizio o si chiude», così come aveva già detto anche il sindaco Luigi de Magistris in passato. Ebbene la strada pare segnata. Difficilmente l’ipotesi chiusura sarà realizzata da Palazzo San Giacomo, ma di sicuro dal Comune pretendono una svolta e sono pronti a cambi al vertice per realizzarla.
«SPENDIAMO PIÚ DI OGNI ALTRO COMUNE PER I TRASPORTI». Dopo l’infuocata riunione è arrivato anche un post su Facebook del vicesindaco con delega ai Trasporti e al Bilancio che spiega: «Quanto accaduto a gennaio (disservizi, mancata informazione, cartelli informativi degni dell’età della pietra, silenzio prefestivo e festivo, ecc.) comporterà una riduzione di tre milioni di euro nello storico finanziamento di 54milioni di euro che il Comune di Napoli». Ed ancora. Panini sottolinea come: «Napoli è il comune che, nel globo terracqueo, più paga per assicurare il servizio minimo di trasporto pubblico locale». Si è trattato - spiegano da Palazzo San Giacomo - di un meccanismo sanzionatorio rispetto all’inerzia dell’azienda sui problemi più volte segnalati.
IL NUOVO CDA A FINE FEBBRAIO. Intanto, a Palazzo San Giacomo, pensano ad una svolta. Via l’amministratore unico e dentro un Cda composto da tre o cinque persone. Un segnale sui tempi arriva dal post di Panini che conclude il suo intervento social con un misterioso «Aspettiamo fine febbraio». Per cosa? Per verificare l’andamento dell’azienda e se ci saranno miglioramenti. Ma anche - seppur dall’amministrazione riferiscono che è un tema secondario - per l’atteso cambio dirigenziale. La poltrona dell’amministratore unico Nicola Pascale (nella foto a destra) è sempre più ballerina, seppure al Comune non attribuiscano a lui le colpe degli errori commessi. In pole per la sua sostituzione c’è il numero uno della Napoli Holding Amedeo Manzo (nella foto al centro), con Pascale che potrebbe rientrare all’interno del Cda, con ruolo da tecnico. Nel Consiglio potrebbe esserci anche Alberto Corona, capostaff dell’assessore Alessandra Clemente. Il suo nome viene fatto anche per la presidenza del Cda. Manzo, però, resta favorito visto il suo ruolo da protagonista nel salvataggio economico dell’azienda.
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