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Guangi: «Sono il candidato più vicino alla gente. Ruotolo pagherà i disastri del sindaco»

Guangi: «Sono il candidato più vicino alla gente. Ruotolo pagherà i disastri del sindaco»

NAPOLI. «Sono io il candidato più vicino alla gente. Lo avverto tutti i giorni, andando casa per casa, durante questa campagna elettorale». Sembra sicuro di sè Salvatore Guangi, candidato del centrodestra alle elezioni suppletive per cui si voterà domenica. Il pericolo astensionismo è elevato. Guangi invita al voto, ma ragiona anche sul fatto che «la bassa affluenza potrebbe favorire chi è più vicino al territorio». Ospite della redazione del “Roma”, l’esponente di Forza Italia in consiglio comunale si dice «più consapevole e più pronto rispetto al 2018», quando fu candidato nello stesso collegio, rimediando una sconfitta contro il grillino Franco Ortolani. E riferendosi al suo avversario principale, Sandro Ruotolo, è convinto che «pagherà i disastri dell’amministrazione comunale». Anzi, alza il tiro: «Diciamoci la verità, il vero candidato è de Magistris. Io sul territorio vedo più presente il candidato del Movimento 5 Stelle, Luigi Napolitano, che Ruotolo». Che sensazioni sta avvertendo durante la campagna elettorale? «Prima di ogni altra cosa ho notato la disinformazione che c’è su questa elezione. La maggior parte dei cittadini non sa che si vota. Io, però, sto facendo una campagna elettorale vecchio stampo, andando casa per casa. In alcuni quartieri c’è più “facilità di ingresso”, in altri invece c’è maggiore disaffezione». La disaffezione dei cittadini verso la politica porta ad un elevato rischio astensionismo. Chi può favorire? «Il pericolo astensionismo è elevato, anche se io ho lavorato tantissimo e ho trovato tanta gente interessata. Forse perché non sono un candidato calato dall’alto. Tra tutti quelli in corsa, sono io quello più vicino alla gente. Credo che l’astensionismo possa favorire le persone che i cittadini sentono più vicini. Cosa verrà fuori alla fine, poi, non so dirlo. Dico solo che comunque vada, ho fatto tutto ciò che si poteva». Si vota in mezza città. Questa elezione può essere letta come un referendum su de Magistris? «Sicuramente è un’elezione che significherà molto per la città. Non a caso il sindaco sta lavorando molto ed è sceso in campo con tutta la sua macchina comunale. Ma è un’elezione che significa molto anche per il centrodestra. L’intero schieramento deve puntare su di me per avere uno sguardo al futuro: se dovessimo prendere una batosta ci sarebbe una ricaduta anche sulle prossime elezioni regionali e poi comunali. Comunque sono fiducioso, credo che Ruotolo possa pagare la cattiva amministrazione de Magistris. È il sindaco il vero candidato del centrosinistra». Lei era già candidato nello stesso collegio alle elezioni politiche del 4 marzo 2018. Cosa è cambiato da allora? «Ho più consapevolezza rispetto ad allora, e anche più esperienza. Questo mi permette di evitare alcuni passaggi inutili nel percorso della campagna elettorale». È cambiata anche la forza del Movimento 5 Stelle rispetto a due anni fa. «Si, credo che si possano recuperare alcuni voti tra i delusi dai grillini, così come in alcune parti del Partito democratico che non vogliono votare Ruotolo». Nel collegio in molti ricevono il reddito di cittadinanza. Quale è la sua posizione sulla misura bandiera del M5S? «Non firmerò mai nessun documento che abolisce il reddito. Finché non ci sono altre formule che diano lavoro, il reddito rappresenta un sostegno per le famiglie». Salvini nella sua visita a Napoli non ha parlato delle elezioni Suppletive. Si aspettava un endorsement? «Sono stato all’Augusteo, ma non mi aspettavo nulla. La Lega nell’ultimo periodo, così come Fratelli d’Italia, si sta impegnando per supportarmi in questa campagna elettorale». Il leader della Lega ha detto che «Napoli sembra un campo rom». È d’accordo? «Ci sono delle realtà in cui bisogna intervenire, ma l’espressione utilizzata da Salvini la ritengo esagerata». Lei è ritenuto vicino alla Carfagna. Le liti interne al partito per le elezioni regionali possono penalizzarla? «Io sono il candidato di Forza Italia. Con Mara c’è un ottimo rapporto, di rispetto e stima. Ma io sono da tempo nel partito, non ho riferimenti ben definiti. Ho un ottimo rapporto anche con Martusciello e De Siano. Il partito, soprattutto in quest’ultima fase, si è impegnato molto». Se dovesse essere eletto, lascerà il seggio in consiglio comunale? «Se il partito dovesse chiedermelo, rispetterò la scelta». 

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