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23 Febbraio 2020 - 07:00
De Luca ai dirigenti scolastici: «Sospendere le gite per precauzione». Il sindaco di Ottaviano, Capasso: «Controlli su chi torna dalla Cina»
NAPOLI. Due casi sospetti di coronavirus, per fortuna entrambi negativi, in Campania. Il primo, quello di un bimbo di tre anni trasferito da Cava de’ Tirreni al Cotugno: gli esami effettuati la scorsa notte hanno escluso presenze della patologia che sta terrorizzando il mondo; stesso risultato per un bulgaro, presentatosi alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno con una polmonite che, però, ha dichiarato di non essere mai stato in Cina e di risiedere stabilmente in Italia da un anno. Una bufala, invece, la notizia di un sospetto caso arrivato da Frattamaggiore all’ospedale di Giugliano: l’Asl Napoli 2 ha smentito seccamente. Ma la paura in Campania è diffusa, tanto è vero che dal 17 febbraio a l’altro giorno, si è avuto un’impennata delle chiamate al numero verde regionale 800909699 prediposto presso l’Asl Napoli 1: 62 le chiamate lunedì scorso, 90 l’altroieri. Ieri alle 18 le chiamate erano state 564. Fino alla mezzanotte si sono sfiorate le 700 telefonate. Il governatore Vincenzo De Luca, in costante contatto con il Governo e la Protezione civile, d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale ha invitato i dirigenti delle scuole a sospendere l’organizzazione delle gite scolastiche per motivi precauzionali. Ma al tempo stesso ha rassicurato i cittadini: «Stiamo monitorando con grande attenzione tutte le strutture della sanità campana. L’unità di crisi epidemiologica istituita il primo febbraio scorso è pronta ad affrontare ogni eventuale situazione di emergenza e siamo in grado, in caso di necessità, di predisporre tempestivamente locali e attrezzature idonei. Rivolgiamo un appello a non affollare i Pronto soccorso e ad evitare allarmismi. Non si segnalano al momento casi conclamati di coronavirus nella nostra regione ma occorre tenere alto il livello di attenzione e usare prudenza in particolare in situazioni di affollamento». Il numero verde sarà potenziato da oggi con altre linee: «Un passaggio fondamentale è sempre quello di rivolgersi prima al proprio medico di famiglia. L’appello è anche ad attenersi alle comunicazioni ufficiali che provengono dal ministero della Salute e per esso dalla Regione Campania, per evitare che si diffondano notizie parziali e senza fondamento scientifico che producono come è accaduto negli ultimi giorni, solo psicosi e allarmismo». E se Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, chiede «la convocazione di una riunione ad hoc della commissione Sanità» (invito raccolto dal presidente Stefano Graziano ndr), il presidente della commissione Sburocratizzazione, Maria Grazia Di Scala, sollecita De Luca ad attivare «immediatamente una task force con i direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere, i responsabili regionali della Protezione civile e i sindaci campani. Ad Ischia, giusto per fare un esempio, gli alberghi sono pieni di turisti lombardi a 200 euro alla settimana e i dipendenti, evidentemente allarmati dalla situazione, non vogliono più scendere a lavorare». E il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, scrive al presidente della Regione proponendo «la costituzione di un tavolo tecnico con tutti i direttori generali e sanitari delle Asl, il comitato ristretto dei sindaci Asl, i responsabili degli aeroporti e il questore per verificare chi è arrivato in Campania dalla Cina negli ultimi 40 giorni, compresi quelli che sono passati da altri scali europei e internazionali. Non si tratta di schedarli, né tantomeno di discriminarli: si tratta di dare certezze e sicurezza alla gente. Senza panico, ma con determinazione, affrontiamo il problema e preveniamo ogni eventuale emergenza».
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