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Sequestrati appartamenti a due vicini al clan Mazzarella

Sequestrati appartamenti a due vicini al clan Mazzarella

Forcella. Gli immobili, del valore di 300mila euro, sono in via Pisanelli e vico Carbonari. Le abitazioni intestate ad Antonio Esposito e a Raffaele De Vincentiis

NAPOLI. Sarebbero stati acquistati grazie ad attività illecite e così sono finiti nel mirino della magistratura. Nei giorni scorsi poi, i poliziotti della sezione Misure di prevenzione patrimoniali dell’anticrimine della questura di Napoli, che hanno condotto gli accertamenti, hanno eseguito il decreto emesso dal Tribunale partenopeo sequestrando 2 appartamenti nel centro di Napoli ad altrettanti pregiudicati ritenuti contigui ai Mazzarella di Forcella: Antonio Esposito, 46enne, e Raffaele De Vincentiis, 54enne soprannominato “Lello ’o quercio” e attualmente detenuto. Il primo immobile si trova in via Pisanelli, il secondo in vico Carbonari e complessivamente hanno un valore di circa 300mila euro. Quest’ultimo sta scontando una condanna a 28 anni di reclusione per aver partecipato a un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. “Lello ’o quercio” al momento dell’arresto, a fine 2013, era considerato dalla polizia uno dei più grossi trafficanti di cocaina napoletano, il primo a gestire una “piazza” a Forcella in cui si vendeva esclusivamente la droga per ricchi; sperto della polvere bianca a tal punto da essere capace di capirne la purezza solo toccandola, pur non essendo un consumatore. Era il 6 dicembre di 6 anni 2 anni e mezzo fa quando finì la latitanza di Raffaele De Vincentiis. Furono i poliziotti della sezione “Narcotici” della Squadra mobile della questura (con l’allora dirigente Ferdinando Rossi, vice questore Nunzia Brancato e il sostituto commissario Guido Albano) a localizzare l’allora 48enne, ricercato dal febbraio precedente, in via De Carolis a Volla. Gli investigatori da tre mesi erano sulle sue tracce: prima era stato intercettato a Roma, poi era tornato nel Napoletano. Dieci giorni prima era sfuggito a un primo blitz, ma alle 19 di quel giorno dovette arrendersi allo Stato. Improvvisamente, mentre camminava da solo, si trovò circondato da uomini in borghese e capì subito di essere ormai in trappola. “Mi avete trovato, complimenti”, disse prima di consegnare i polsi per le manette. Raffaele De Vincentiis fu coinvolto nel 2007 nell’operazione “Piazza pulita” che stroncò i traffici di droga a Forcella, ma non solo coinvolgendo anche i clan Contini, Licciardi, Mazzarella, Prinno, Lo Russo e Di Lauro. “Lello o’ guercio” fu accusato di gestire una delle piazze di droga più fiorenti nel suo quartiere insieme con una stretta congiunta. Ma già prima gli investigatori si erano occupati di lui.   L’esordio sulle pagine di cronaca nera dei giornali avvenne nel maggio 2005, quando al termine di un movimentato inseguimento per i vicoli dei Tribunali finì in manette per detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Addosso aveva un involucro con mezzo chilo di cocaina e, pur avendo capito fin dal primo momento che dietro aveva la polizia, non lo buttò: evidentemente il valore della droga, una volta immessa sul mercato, era elevato.

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