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23 Febbraio 2020 - 00:03
Via Carbonara. In due su uno scooter lanciano benzina contro la serranda e danno fuoco: l’ombra del racket
NAPOLI. Hanno agito in pieno giorno, lanciando benzina contro la serranda del locale “Pub & Grill” (nella foto) in via Carbonara danneggiandola e provocando l’annerimento di un muro all’interno. Un attentato clamoroso, compiuto da 2 malviventi in sella a uno scooter, se si pensa che in zona ci sono diverse telecamere ed è avvenuto sotto gli occhi di decine di passanti e automobilisti. Nessuno però, almeno finora e per ciò che si sa e che è trapelato attraverso lo stretto riserbo mantenuto, avrebbe collaborato con gli investigatori della polizia che stanno conducendo le indagini. Comunque l’origine è dolosa e la pista più seguita al momento è quella del racket, anche se il 27enne gestore del locale avrebbe dichiarato di non aver ricevuto alcun tipo di minacce. Circostanza che porterebbe a pensare alla consueta tecnica dei clan: prima mostrano i muscoli e poi avanzano la richiesta estorsiva partendo da una posizione di forza. L’allarme è scattato alle 10 di ieri e sul posto sono accorsi i vigili del fuoco insieme ai poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della questura e ai colleghi del commissariato Vicaria-Mercato, che stanno conducendo le indagini con il supporto della squadra mobile della questura. Investigatori esperti, che ben conoscono il territorio e immediatamente hanno cominciato a valutare l’ipotesi racket. Non vengono però, e non potrebbe essere altrimenti visto il poco tempo trascorso, altre possibilità. Nessuna però, compresa quella del “pizzo”, per il momento si regge su elementi concreti. Gli uomini in divisa della questura e gli investigatori in borghese hanno potuto raccogliere ieri mattina soltanto testimonianze vaghe e frammentarie, ma sembra certo che ad agire siano stati 2 giovani in sella a uno scooter con il volto coperto da caschi. Uno sarebbe sceso dal mezzo e facendo pochi passi avrebbe lanciato la benzina contenuta in una tanica, poi lasciata sul posto, contro la serranda. Con un accendino infine, avrebbe completato l’opera. Un’azione fulminea che non poteva che concludersi con una fuga a tutto gas in direzione di piazza Garibaldi. Un aiuto agli investigatori potrebbe arrivare dalle immagini delle telecamere piazzate lungo il percorso, sia della videosorveglianza pubblica che private. Ma se la targa era coperta o il motorino era rubato, considerando che i malviventi indossavano il casco, sarebbe impossibile risalire in tempi brevi all’identificazione.
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