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24 Febbraio 2020 - 13:16
NAPOLI. Più preziosa dell’acqua. Più costosa, almeno su internet, di una serata passata in pizzeria. E, soprattutto, ora più introvabile di un quadrifoglio nel deserto. L’amuchina, buona per ogni stagione per disinfettarsi le mani ed altri parti del corpo, con la diffusione in Italia del coronavirus e della sua bella dose di psicosi collettiva è d’improvviso diventato tra i prodotti più cercati e sul quale chi può specula senza ritegno vendendola a prezzi esorbitanti. È il caso soprattutto dei siti di acquisti online tipo Amazon sul quale gli utenti hanno costatato come i flaconi di amuchina siano arrivare a costare anche a 100 euro. Intanto, le scorte nelle farmacie e nei supermercati sono terminate. Valentina Cacace, titolare della Farmacia Internazionale di via Santa Teresa degli Scalzi, lo conferma. «Le scorte sono finite. Abbiamo fatto già 5 o 6 ordinativi di amuchina gel alla Angelini ma proprio dalla casa madre ci hanno già detto che le richieste non sono soddisfabili». Nel frattempo nel magazzino non è rimasto nemmeno un singolo flacone. «La gente ne ha fatta ampia richiesta soprattutto nella giornata di sabato, quando oramai la preoccupazione di contagio da Coronavirus nelle persone è diventata latente» aggiunge Cacace che sui prezzi esorbitanti dell’amuchina acquistabile su internet sinceramente dice: «Ci sentiamo un po’ dei fessi ad aver lasciato sempre il costo a circa 4 euro, lo confessiamo, perché l’aumento su Amazon è stato del 300% e anche più. In realtà non ne avremmo mai approfittato. Le prossime scorte, semmai arriveranno, saranno disponibili non prima di marzo». Non solo amuchina, i clienti ai farmacisti chiedono anche le mascherine. «Quelle di colore verdi, tra le più diffuse, nel 90% dei casi non rappresentano garanzia di protezione mentre le altre, le bianche con i tubicini, si fa più difficoltà a trovarle». Discorso simile nei supermercati. Al Superò di Borgo Santa Lucia, in cui pure di domenica pomeriggio i clienti non mancano, «chissà se l’amuchina gel arriverà in tempo dopo gli ordinativi già fatti partire; attendiamo di capire se i nuovi flaconi saranno qui ma ho i miei dubbi» afferma il responsabile Vincenzo De Rosa. «Per il resto – è il suo distinguo – non ci sono state variazioni particolari del numero della clientela e dei prodotti da loro acquistati e nemmeno noi abbiamo avuto indicazioni particolari nella vendita. I prossimi giorni saranno probabilmente indicativi sulle evoluzioni». In ogni caso le ansie dei cittadini sono latenti e a dimostrarlo è l’altissima affluenza ad esempio al supermercato Sole 365 di corso Vittorio Emanuele con gli scaffali svuotatisi in pochissimo tempo. «Cerchiamo di rimanere tranquille ma come si fa a non avere paura?» dicono al reparto frutta al Superò di Borgo Santa Lucia due signore .Nemmeno Napoli, insomma, rimane immune dall’allarme diffusosi in Lombardia e a Milano, dove i supermercati sono stati presi d’assalto.
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