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Sei colpi di pistola a Forcella, il mistero della lite tra donne

Sei colpi di pistola a Forcella, il mistero della lite tra donne

NAPOLI. Il giorno dopo tutto è chiaro in relazione alla sparatoria di domenica sera in piazzetta Cardinale Sisto Riario Sforza, dove inizialmente si pensava che una persona fosse rimasta ferita. Invece, secondo le testimonianze raccolte e grazie a un proficuo lavoro investigativo, un uomo avrebbe esploso sei colpi di pistola contro l’ingresso di un “basso” abitato da una donna senza ferire nessuno. La polizia, che conduce le indagini sul caso, sarebbe a un punto di svolta e avrebbe già identificato l’autore. Alla base del grave episodio ci sarebbe un litigio tra la proprietaria dell’appartamento, incensurata ma imparentata con un pregiudicato, e la moglie di un ras della zona, a sua volta legato da vincoli di parentela con i Saltalamacchia dei Quartieri Spagnoli, che però nulla c’entrano con questa storia. Le donne sarebbero entrate in contrasto per una vicenda personale, di natura sentimentale, che però riguarderebbe non loro ma persone vicine a loro, anch’esse di sesso femminile. Successivamente al litigio, ma non proprio a poca distanza di tempo, un uomo in sella a uno scooter si sarebbe avvicinato all’appartamento che affaccia sulla piazzetta della signora e avrebbe fatto fuoco sei volte rapidamente con una pistola calibro 7,65. Quasi tutti i colpi avrebbero raggiunto il bersaglio, sforacchiando in più punti il portoncino. L’allarme è scattato intorno alle 21 di domenica con una telefonata anonima al 113 che segnalava anche un ferito a terra. Così sul posto sono accorsi in pochi minuti i poliziotti delle Volanti Upg della questura, raggiunti poco dopo dai colleghi del commissariato Vicaria-Mercato e della Squadra mobile della questura, che sta conducendo gli accertamenti a tamburo battente. Investigatori esperti che ben conoscono il territorio e avrebbero acquisito le informazioni ritenute giuste per arrivare a una soluzione. Comunque, almeno nel momento in cui il giornale è andato in stampa, nessuno sarebbe stato fermato o denunciato a piede libero per gli spari. Di sicuro la vicenda, che pure si inquadra ovviamente in un contesto criminale, non affonderebbe le radici in contrasti tra clan. Gli investigatori di ciò sono sicuri, anche se valutano ovviamente i profili delle persone coinvolte e i loro legami familiari o di conoscenza. Tra l’altro, non c’è certezza sul fatto che la sparatoria sia la conseguenza del violento litigio, anche se la donna che abita nel “basso” ne avrebbe fatto riferimento quando è stata sentita dalla polizia. Inizialmente si era pensato a un agguato di camorra. Poi si è scoperto cos’era successo e gli investigatori hanno accertato che nessuno era rimasto ferito, come dimostrato pure dal mancato arrivo ai pronto soccorso degli ospedali di persone colpite da proiettili. Ma per ora, almeno da un punto di vista giornalistico, sono soltanto notizie non ufficiali che trapelano attraverso lo stretto riserbo investigativo.

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