Tutte le novità
07 Marzo 2020 - 06:50
Il genitore del babyrapinatore ucciso: «Sto dalla parte dei carabinieri»
NAPOLI. Dopo sei giorni di “attesa” Ugo Russo potrà avere una degna sepoltura. È stata ultimata nella tarda serata di ieri l’autopsia sul corpo del 15enne dei Quartieri Spagnoli ucciso sabato notte a Santa Lucia da due colpi di pistola esplosi da un carabiniere che stava provando a rapinare del Rolex. La salma sarà riconsegnata ai familiari già nella prima mattinata di oggi, motivo per il quale, salvo imprevisti dell’ultima ora, i funerali saranno celebrati domenica pomeriggio nella Chiesa di Santa Maria ad Ogni Bene dei Sette Dolori, a pochi metri di distanza dall’abitazione in cui vive la famiglia del ragazzino. Intanto nel pomeriggio di ieri circa 100 carabinieri, con l’aiuto di un elicottero rimasto fermo per ore, hanno controllato l’intera zona dei Quartieri Spagnoli presidiando gli accessi dal lato di via Toledo e piazza Dante e da corso Vittorio Emanuele. Un’operazione ad alto impatto forse finalizzata, oltre che a far sentire la presenza dello Stato, anche ad acquisire informazioni utili per identificare gli autori degli spari contro la caserma Pastrengo nella notte della morte del 15enne Ugo Russo.
A tenere banco ieri è stato poi il flash mob di solidarietà ai militari dell’Arma della caserma Pastrengo, presa di mira da ignoti con quattro colpi d’arma da fuoco esplosi nell’oramai famigerata notte tra il 29 febbraio e il 1 marzo. All’iniziativa ha partecipato anche Vincenzo Russo, il papà del 15enne Ugo, morto in via Generale Orsini in circostanze a dir poco drammatiche. Ad organizzare l’iniziativa il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e lo speaker Gianni Simioli, conduttore radiofonico di Radio Marte. «Me l’hanno proposto in diretta ed io ho accettato - afferma Vincenzo Russo - Voglio portare anche io la mia solidarietà ai carabinieri del comando provinciale. Il fatto di essere qui, unito a quello di sfogarmi con i media, mi aiuta a non soccombere dopo la morte di mio figlio». Ma, tranne Borrelli, altri esponenti dei Verdi, la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, il papà di Ugo Russo alcuni suoi parenti e amici - che hanno indossato una tshirt raffigurante il volto del ragazzo e la scritta “Ovunque andrai sarai sempre nel mio cuore” - dinanzi alla Pastrengo in via Mario Morgantini ci sono stati pochissimi altri. Impossibile non associare a quest’assenza oltre ad una cronica pigrizia della popolazione in frangenti come questi, la possibile paura di contagio da Coronavirus il cui contrasto presuppone, tra le altre cose, anche l’opportunità di evitare assembramenti in luoghi pubblici. Vincenzo Russo, Borrelli, Ciarambino tengono tutti in mano il cartello con su scritto “solidarietà e sostegno ai carabinieri’’.
«Quando è avvenuta la sparatoria fuori la caserma io ero vicino a mio figlio. Un gesto del genere va condannato. Mi sento di dire ai ragazzi che stanno in strada, agli amici di mio figlio, che io per loro ci sarò sempre. Qualsiasi ragazzo che vuole un aiuto mi può contattare, vivrò per salvare questi giovani», sono state le parole di Vincenzo il quale ha poi ribadito l’invito «a non sprecare i soldi per acquistare fiori al funerale di Ugo ma piuttosto destinarli per fare delle donazioni al Vecchio Pellegrini», il cui pronto soccorso è stato devastato, con conseguente blocco delle attività per circa 12 ore nella giornata di domenica, dai parenti e conoscenti di Ugo affranti per la morte dell’adolescente. «Se il Pellegrini non dovesse volerli perché si sentono colpiti da quanto successo, li daremo al Santobono» aggiunge Vincenzo secondo cui Ugo « lo devono far andar via come un angelo, non come un camorrista. Ugo ha sempre lavorato anche per 70 euro a settimana. Si è sempre arrangiato» facendo il muratore, il fruttivendolo. Il ragazzo, dicono la sua fidanzata e i familiari, stava per iniziare un corso di pizzaiolo attraverso un progetto sostenuto da- gli assistenti sociali del Comune di Napoli. «Accolgo positivamente la presenza di Vincenzo Russo, è un buon segnale che anche determinate realtà vogliono mettersi sulla strada giusta e cambiare vita», il commento di Francesco Emilio Borrelli aggiungendo: «Noi staremo sempre dalla parte dell’Arma dei carabinieri».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo