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Coronavirus, morto il secondo agente di polizia penitenziaria: lascia moglie e figlia

Coronavirus, morto il secondo agente di polizia penitenziaria: lascia moglie e figlia

Il sindacato: "Lavorava presso il nucleo provinciale traduzione e piantonamento di Milano ed era in servizio presso la Casa Circondariale di Milano Opera"

MILANO. L’Italia piange la seconda vittima nella Polizia penitenziaria per Coronavirus. Era pugliese, di origini foggiane. L’annuncio è arrivato dai sindacati di categoria, in particolare da Aldo Di Giacomo, proprio del Sindacato di Polizia Penitenziaria: «È con enorme commozione e dispiacere che apprendo e riporto la morte di un collega che ha contratto il virus in servizio. Lavorava presso il nucleo provinciale traduzione e piantonamento di Milano ed era in servizio presso la Casa Circondariale di Milano Opera. Lascia moglie e due figli ed era originario della Puglia. Mentre nelle carceri continuano a scarseggiare mascherine e quelle che ci sono non servono a nulla, il Ministro della Giustizia Bonafede ieri alla Camera non ha speso una parola per i poliziotti penitenziari affetti da coronavirus. È ora di misure eccezionali fare i tamponi a tutti i poliziotti». La prima vittima tra la Polizia penitenziaria era giunta il 19 marzo, quando era venuto a mancare l’assistente capo coordinatore Gianclaudio Nova all'età di 51 anni. 

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