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21 Aprile 2020 - 12:25
NAPOLI. Spiega di aver partecipato al minuto di silenzio all'ospedale civile di Nola in onore del sindaco di Saviano, Carmine Sommese, «un'iniziativa autorizzata», ammette che è stato un «errore di valutazione» l'aver scelto di restare quando il carro funebre è giunto davanti all'ospedale «con al seguito familiari e autorità che scortavano» ma aggiunge di averlo fatto perché «in quel momento ho fatto prevalere il sentimento e l'emotività».
Pasquale Sommese, consigliere regionale campano e già assessore regionale nella Giunta Caldoro, dà la sua versione dei fatti sul corteo funebre all'indomani della morte del primo cittadino di Saviano e alle polemiche relative alla sua partecipazione alla commemorazione che si è tenuta nel piazzale dell'ospedale di Nola, per la quale è stato raggiunto da una sanzione amministrativa.
«Avevo scelto di non intervenire su questa vicenda dolorosa che ha caratterizzato la morte del povero Carmine Sommese - spiega Pasquale Sommese - ma gli ultimi avvenimenti di questi giorni mi inducono a fare chiarezza sui fatti avvenuti. Io ho partecipato a un'unica iniziativa, che era quella del minuto di raccoglimento che il sindaco di Nola, su delega dei colleghi, ha scelto di fare all'ospedale civile di Nola. Un'iniziativa autorizzata», sottolinea, nel corso della quale è stato rispettato «il distanziamento» e alla quale hanno partecipato «dalle autorità sanitarie a quelle di polizia generale, e quindi ho ritenuto di aderirvi come ex collega regionale, come amico di famiglia di Carmine, e per l'apprezzamento che i tanti colleghi hanno avuto e hanno per Carmine».
Al termine del minuto di silenzio, prosegue Sommese, «mentre un collega mi fermava per narrarmi il disagio che hanno avuto in questi anni ma soprattutto nell'affrontare l'emergenza, ma anche il riconoscimento che c'è stato per l'operato dei medici, degli infermieri e degli operatori dell'ospedale, è entrato nell'ospedale di Nola il feretro con al seguito familiari e autorità che scortavano. Io potevo scegliere di andare via o di restare, ma in quel momento ho scelto di far prevalere il sentimento, l'emotività e sono rimasto. C'è stato qualche errore di valutazione senza dubbio, ma ritengo che a questo punto dovremmo fare un po' di silenzio, abbassare tutti i toni e lasciare riposare il povero Carmine», conclude Sommese.
IL SINDACO DI OTTAVIANO. «La multa certifica che non ho detto bugie: non ero a Saviano, né alla commemorazione». Così il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, pure lui multato nell'ambito dei controlli sulla partecipazione al corteo funebre tenuto a Saviano in onore del sindaco Carmine Sommese e degli altri momenti di commemorazione, uno dei quali accertato all'ospedale di Nola, poco prima che il carro funebre partito da Avellino giungesse a Saviano. Capasso ha pubblicato su Facebook l'accertamento di violazione amministrativa dei Carabinieri evidenziandone la motivazione: «Violazione commessa alle ore 10 circa del giorno 18 aprile presso il parcheggio antistante l'ingresso principale dell'ospedale di Nola in occasione del minuto di raccoglimento tenutosi in memoria del dottor Carmine Sommese". Capasso scrive: "Mi ha sempre contraddistinto la trasparenza, ecco la multa che mi è stata notificata stasera. Nel notificarmela, i carabinieri certificano che ho detto la verità: non ero a Saviano, non ero alla commemorazione della salma all'ospedale (avvenuta alle 11) ma al minuto di raccoglimento avvenuto alle 10 nei pressi del parcheggio dell'ospedale. Ripeto: al minuto di raccoglimento delle 10. Pago la multa, pago una leggerezza commessa, mi sono messo in quarantena. La legge è uguale per tutti. Ma non ho detto bugie», conclude.
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