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03 Marzo 2016 - 14:04
Il business gestito dai Lo Russo, gli stupefacenti partivano da Miano alla volta del Lazio
RIETI. carabinieri della compagnia di Poggio Mirteto con i colleghi dei comandi provinciali di Roma, Latina, Napoli e Caltanissetta, hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse rispettivamente dal Gip presso Tribunale di Roma e dal Gip presso il Tribunale di Rieti su richiesta della Procura distrettuale Antimafia di Roma e della Procura della Repubblica di Rieti.
Venticinque le persone destinatarie di provvedimenti restrittivi della libertà personale, per violazione degli artt. 73 e 74 dpr 309/90 (associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacente) eseguiti stamane quando è scattato il blitz che ha impegnato circa duecento militari. L'indagine che ha dato vita all'operazione odierna è stata coordinata dalla Procura Ddda unitamente alla Procura della Repubblica di Rieti ed è culminata all'alba di oggi con l'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare emesse dai competenti Giudici delle indagini preliminari. Nel corso dell'operazione sono state eseguite 47 perquisizioni domiciliari che hanno portato al rinvenimento di stupefacente e materiale di interesse investigativo.
L'indagine, avviata a seguito del rinvenimento di una dose di cocaina ad un tossicodipendente dell'area Sabina, si sviluppava sino a ricostruire l'intero flusso di approvvigionamento dello stupefacente e sino a evidenziare l'esistenza di un vero e proprio sodalizio, con base logistica nel quartiere capitolino di Tor bella Monaca, che acquistava ingenti quantitativi di hashish e di cocaina da Napoli e più precisamente da alcuni esponenti del clan camorristico dei Lo Russo, operanti nel quartiere di Miano e nei pressi di piazza San Gaetano a Napoli.
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