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07 Marzo 2016 - 20:54
Un video diventato virale e realizzato con una telecamera nascosta mostra alcuni consiglieri che, all'esterno dei seggi, sembrerebbero fornire ai votanti il denaro necessario per esprimere la preferenza
Il M5S passa al contrattacco e punge il Pd sulle primarie. Dopo il fuoco aperto dai dem sulla cosiddetta 'M5Spy', ovvero le storia delle mail dei parlamentari grillini violate con il presunto zampino della Casaleggio associati, i 5 Stelle intervengono a muso duro sulle consultazioni dem a Napoli, che hanno visto primeggiare Valeria Valente. A sferrare il colpo è Carlo Sibilia, che su Twitter conia l'hashtag '#brogliprimariePd' e invita a guardare un video, già virale sulle bacheche di attivisti ed eletti 5 Stelle, da cui sembrerebbero emergere alcune irregolarità ai seggi delle primarie del Pd a Napoli. Si tratta, in particolare, di un video postato sul sito 'youmedia' e girato con telecamera nascoste che mostra alcuni consiglieri che, all'esterno dei seggi, sembrerebbero fornire ai votanti il denaro necessario per esprimere la preferenza (il regolamento Pd prevedeva il pagamento di un obolo a partire da 1 euro). Gianluca Vacca, deputato 5 Stelle, tira in ballo il presidente del Pd Matteo Orfini: "Su questo video nulla da dichiarare? - chiede in un tweet - #UneuroUnvoto".
Intanto, a Milano, Casaleggio prepara la battaglia legale contro coloro che, in questi giorni, hanno rispolverato la storia delle mail violate e del presunto server parallelo, vicenda già finita sulla stampa nell'ottobre 2014 e che oggi ha visto il senatore dem, Stefano Esposito, presentare un'interrogazione ad hoc.
Stando a quanto riferito da fonti parlamentari, non ci sarebbero i presupposti per un intervento ispettivo della Camera, possibilità ventilata nei giorni scorsi dalla stessa presidente, Laura Boldrini. A frenare eventuali indagini interne, il fatto che la piattaforma dove giravano le cosiddette mail hackerate dei parlamentari M5S sarebbe esterna a Montecitorio.
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