Cerca

È morto l'arcivescovo emerito Mons. Felice Cece

È morto l'arcivescovo emerito Mons. Felice Cece

Aveva 84 anni, ha guidato l'arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia per 23 anni: dal 1989 al 2012

CASTELLAMMARE DI STABIA. È tornato alla casa del Padre Sua Eccellenza, Monsignor Felice Cece, Arcivescovo emerito della Diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia. Si è spento questa mattina all'età di 84 anni. Aveva guidato l'Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia per 23 anni, dal 1989 al 2012. Nato a Cimitile, diocesi di Nola, il 26 marzo 1936, era stato ordinato presbitero il 5 luglio 1959. Fu poi eletto alla sede vescovile di Calvi e Teano il 17 agosto 1984; ordinato vescovo il 20 ottobre 1984; promosso alla sede arcivescovile di Sorrento-Castellammare di Stabia l’8 febbraio 1989. Poi, ha lasciato la guida della diocesi a Mons. Francesco Alfano, che gli è succeduto il 10 marzo 2012, restando membro della Conferenza Episcopale Campana.

IL RICORDO DI DON ROBERTO. Così don Roberto Imparato, parroco della chiesa dedicata a San Vincenzo a Castellammare di Stabia: " "Se hai lasciato tutto ma non hai lasciato te stesso non hai lasciato niente".
Sono le parole del Vescovo Felice durante una celebrazione in Seminario. Le porto nel cuore insieme alla testimonianza di un pastore che quelle parole le ha vissute. Mons. Felice Cece, Vescovo emerito di Sorrento - Castellammare di Stabia, è stato introdotto nella liturgia del cielo. La discrezione e il nascondimento, tratti essenziali del suo carattere, non avrebbero voluto nessuna celebrazione solenne. L'emergenza della pandemia ce lo farà salutare in silenzio, potremo così raccogliere il suo testamento incontrando nel nostro cuore quel Signore della vita che ha amato con tutto se stesso. Don Roberto".

IL RICORDO DI DON SALVATORE ABAGNALE. Ecco il ricordo di mons Felice Cece nelle parole di don Salvatore Abagnale, parroco della Chiesa dello Spirito Santo: "Un uomo, un presbitero, un Vescovo pieno dell’amore di Dio. Povero, umile, profetico, tutto proteso per i suoi presbiteri e per il popolo a lui affidato. La sua scelta, abitare nel centro antico, destó stupore e meraviglia ma lui era così, e quando aveva deciso, non si tornava più indietro. Fermo nelle sue decisioni perché nate dalla preghiera, dalla meditazione, dal confronto! Grazie Eccellenza per ciò che siete stato per ognuno di noi".

 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori