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12 Maggio 2020 - 14:07
NAPOLI. Proteste per le lunghe file agli ingressi del Nuovo Palazzo di giustizia di Napoli. «Non solo sono indegne di un Paese civile ma sono anche pericolose» commenta l'avvocato Sergio Pisani.
All'ingresso sono attivi i termoscanner e chi accede deve compilare una autocertificazione. Operazioni che richiedono alcuni minuti. Oggi sono riprese le cause che vedono imputati persone detenute o persone per le quali la scadenza dei termini custodia cautelare è imminente. Ma in fila anche tanti cittadini per la richiesta del Casellario giudiziario.
«Per gli adempimenti - continua Pisani - bisogna prenotarsi ma le risposte tardano. Ci si ostina a non garantire il deposito e l'accesso agli atti ed ai provvedimenti da remoto e poi si pretende di celebrare il processo da remoto. Così si annienta l'Avvocatura e si mortificano i diritti dei cittadini» conclude l'avvocato che invoca un ricorso più esteso dei servizi online.
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