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13 Maggio 2020 - 11:12
Decisiva la denuncia dell'imprenditore
CASTELLO DI CISTERNA. Tentata estorsione ai danni di una ditta che svolgeva dei lavori in appalto per la Città metropolitana di Napoli per la realizzazione di rotatorie stradali lungo la variante della Strada statale 7 bis denominata "di Terra di Lavoro". È quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli e svolte dai carabinieri della sezione operativa del Nor della compagnia di Castello di Cisterna, che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone gravemente indiziate, a vario titolo e in concorso tra loro, di tentata estorsione e sequestro di persona, reati aggravati dal cosiddetto metodo mafioso. I fatti risalgono allo scorso gennaio, quando all'imprenditore edile, socio unico dell'azienda che svolgeva i lavori in appalto per la Città metropolitana di Napoli, è giunta la richiesta estorsiva di 3mila euro, richiesta non consumata perché l'imprenditore ha subito denunciato l'accaduto. Le indagini hanno ricostruito anche l'avvenuto sequestro di un operaio della ditta, prelevato forzatamente dal cantiere dove stava lavorando per essere poi minacciato dagli indagati in un'altra località non meglio identificata. Le indagini hanno inoltre chiarito le modalità utilizzate dagli indagati che, con più azioni consecutive contraddistinte da violenza e minacce, esprimevano la forza intimidatrice che promana dall'appartenenza al clan D'Ambrosio. I due arrestati sono stati portati nel carcere di Secondigliano.
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