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14 Marzo 2016 - 16:29
Aveva svolto, nel corso degli anni, l’attività di “gioielliere” senza un vero e proprio luogo d’esercizio ma servendosi di sei cassette di sicurezza, ubicate in altrettante banche dell’hinterland napoletano
Portici. Questa mattina, all’esito di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Sezione Criminalità economica, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito decreto di sequestro preventivo “per equivalente” emesso dal GIP presso il Tribunale di Napoli, fino al valore delle imposte evase, complessivamente ammontanti a circa 21.637.282,24 Euro, che ha ad oggetto partecipazioni societarie, beni immobili e disponibilità finanziarie in possesso di Mendone Giulio, imprenditore operante nel settore del commercio di orologi e gioielleria. Le investigazioni hanno consentito di accertare che il citato Mendone, quale titolare della ditta individuale “Zephyr di Giulio Mendone”, al fine di sottrarsi al pagamento delle imposte sui redditi ovvero sul valore aggiunto, (pari complessivamente a 21.637.282,24 di euro), infedelmente presentava le prescritte dichiarazione dei redditi per gli anni d’imposta dal 2009 al 2014 ed occultava le scritture contabili di cui è obbligatoria la conservazione, rendendosi responsabile delle violazioni individuate e punite dagli artt. 4 e 10 del D. Lgs. 74/2000. In particolare, il Mendone aveva svolto, nel corso degli anni, l’attività di “gioielliere” senza un vero e proprio luogo d’esercizio ma servendosi di sei cassette di sicurezza, ubicate in altrettante banche dell’hinterland napoletano, all’interno delle quali erano accuratamente conservati numerosi gioielli, muniti del relativo cartellino di vendita, e diverse centinaia di pietre preziose del tipo diamanti, rubini e perle.
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