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18 Maggio 2020 - 17:49
NAPOLI. «I supereroi non devono fare pipì!». È successo questa mattina in un noto locale di via Toledo, a Napoli, secondo quando denuncia l'associazione Nessuno tocchi Ippocrate in un post su Facebook, in cui sottolinea: «Se un locale è aperto al pubblico deve offrire tutti i servizi! I protocolli di sicurezza citati nel decreto» sulle riaperture «sono il distanziamento sociale, l'igiene delle mani, l'uso di mascherine e guanti. Se il presidente del Consiglio ha permesso di sedersi al bar con adeguato distanziamento automaticamente si concede l'utilizzo dei servizi igienici (come si sanificano i tavoli e le sedie si sanificano i bagni)».
«Una postazione 118 tipo India, libera da intervento - raccontano - si è fermata in un bar per prendere 2 bottigliette di acqua. Dopo aver pagato, il soccorritore chiede di usufruire del bagno (visto che l'ambulanza in questione non ha una postazione fissa con servizi igienici), la risposta del gestore è stata un secco “no, voi non potete usare il bagno". Dopo tale rifiuto l'equipaggio, basito e senza replicare, rientra in ambulanza e si allontana».
«Complimenti al gestore», commenta l'associazione, che «per completezza di informazioni» riporta il decreto Conte: «Da lunedì 18 maggio riaprono i negozi di vendita al dettaglio, i servizi legati alla cura della persona, estetisti, ristoranti, bar, pasticcerie, pizzerie, gelaterie, pub, sempre rispettando le misure e i protocolli di sicurezza. Stiamo affrontando un rischio calcolato nella consapevolezza che la curva dei contagi potrà tornare a salire. Dobbiamo accettarlo altrimenti non potremo mai ripartire, dovremmo aspettare la scoperta e la distribuzione del vaccino ma non ce lo possiamo permettere, ci ritroveremmo con un tessuto produttivo-sociale fortemente danneggiato. Sono consapevole che il decreto Rilancio non potrà essere la soluzione di tutti i problemi ma stiamo dando una mano a chi può ripartire».
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