«Il Viminale vigili sulle infiltrazioni criminali al San Giovanni Bosco»

NAPOLI. "Con le senatrici De Petris e Nugnes abbiamo presentato una interrogazione indirizzata al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese dove chiediamo una attenzione particolare di prevenzione del rischio di infiltrazioni criminali nell'ospedale "San Giovanni Bosco" di Napoli". Lo annuncia il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto), riferendosi alla relazione conclusiva del lavoro della commissione d'accesso sulle infiltrazioni camorristiche proprio nel nosocomio partenopeo. "Secondo quanto risulta ed emerge dagli organi di stampa, in particolare da un'inchiesta del sito Fanpage, nel giugno 2019 un'inchiesta della Procura di Napoli sul cartello camorristico dell''Alleanza di Secondigliano' svela l'uso dell'ospedale come 'sede sociale' e porto' a 126 ordinanze di custodia cautelare - spiega Ruotolo - i magistrati, in particolare, accertarono che il clan Contini, insieme ai Mallardo e Licciardi soci del sodalizio criminale, si occupava delle prenotazioni per le visite specialistiche nell'ospedale, del bar, del ristorante e dello spazio interno adibito a parcheggio del nosocomio oltre che dell'accesso alla farmacia dell'ospedale e della gestione delle salme e dei successivi funerali dei pazienti deceduti".

"Secondo le risultanze investigative gli uomini del boss Edoardo Contini controllavano il funzionamento dell'ospedale, dalle assunzioni, agli appalti, alle relazioni sindacali - rileva Ruotolo - l'ospedale era diventato la base logistica per trame delittuose, come per le truffe assicurative attraverso la predisposizione certificati medici falsi". "Notizie gravi che in questi casi di presunta infiltrazione mafiosa nelle strutture pubbliche come previsto dalla legge -sottolinea Ruotolo - hanno dato il via al lavoro di una commissione d'accesso per verificare tutte le attivita' dell'ospedale San Giovanni Bosco". "Abbiamo chiesto al ministro - conclude Ruotolo - di sapere quale sia la valutazione sulla vicenda dell'ospedale San Giovanni Bosco e del rischio di infiltrazioni criminali".