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30 Maggio 2020 - 12:32
NAPOLI. Due anni e un mese. Tanto il ras Ciro Mariano “’o picuozzo” è riuscito a tenersi alla larga dai guai con la legge. La nuova grana giudiziaria si è abbattuta sulla testa dello storico padrino dei Quartieri Spagnoli giovedì sera, quando gli agenti del commissariato Montecalvario diretto dal vice questore Zazo gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per violazione delle prescrizioni stabilite dal regime della sorveglianza speciale. A tradire il 68enne capoclan è stata in particolare la sua attitudine a intrattenere “cattive” frequentazioni. I detective della polizia di Stato, grazie a una lunga e paziente serie di appostamenti, sono infatti riusciti a documentare quindici incontri tra Mariano e alcuni noti pregiudicati della zona.
DI NUOVO NEI GUAI. Scarcerato nell’aprile del 2018 dopo oltre 27 anni di ininterrotta reclusione, il ras di vico Colonne ai Cariati sembrava in effetti aver messo la testa a posto. In questi due anni trascorsi a piede libero il capo dei “picuozzi” non è mai stato fermato mentre si trovava in situazioni equivoche. Anzi, ha persino dimostrato di rispettare con estrema precisione gli orari di rientro a casa impostigli dalla sorveglianza speciale. Il 68enne, come emerso dai monitoraggi eseguiti negli ultimi mesi dai poliziotti del commissariato Montecalvario, si sarebbe però ostinato a frequentare con preoccupante insistenza alcuna pregiudicati di spessore del quartiere. Un passo falso che adesso rischia di dover pagare a caro prezzo. Una prima anticipazione del “conto” gli è stata recapitata due pomeriggi fa, quando la polizia si è presentata alla porta della sua abitazione per notificargli il nuovo provvedimento cautelare. In quel momento Mariano non era però in casa. Informato dai familiari, il 68enne si è quindi presentato spontaneamente poco più tardi negli uffici del commissariato di zona per apprendere la notizia e sbrigare le formalità burocratiche di routine. Dopo di che è scattato l’accompagnamento nella sua abitazione ai Cariati, dove trascorrerà almeno i prossimi mesi agli arresti domiciliari.
POLVERIERA QUARTIERI. Eppure proprio il gruppo un tempo capeggiato dai fratelli Ciro e Marco Mariano (quest’ultimo ormai da qualche anno diventato collaboratore di giustizia) sembrava essersi tenuto alla larga dalle ultime fibrillazioni camorristiche che stanno avvelenando i vicoli dei Quartieri Spagnoli. Vale la pena ricordare che appena poche settimane fa è rimasto gravemente ferito in un agguato Domenico Masi, 32enne ritenuto dagli investigatori molti vicino alla cupola diretta dal ras Paolo Pesce “Chipeppe”. Uno scenario cupo, reso ancora più inquietante dalle continue sparatorie che a fasi alterne continuano a gettare nel panico e nello sconforto la zona. Al clan Mariano, o meglio a ciò che oggi ne resta, nessun detective ha però fin qui attribuito, neppure in via ipotetica, la paternità delle ultime stese: segno che il gruppo dei “Picuozzi” oggi ha quantomeno cambiato strategia. Sul fronte strettamente militare a destare preoccupazione sono infatti soprattutto i gruppi Saltalamacchia, Esposito e Masiello. Sullo sfondo, poi, l’ombra minacciosa degli emergenti Nocerino, destinatari di almeno una delle ultime sparatorie. Lo stesso Ciro Mariano all’inizio del febbraio dello scorso anno fu vittima di una preoccupante sventagliata di piombo: contro la sua abitazione di vico Colonne ai Cariati vennero infatti esplosi diversi colpi di arma da fuoco. Un raid dai contorni tutt’ora misteriosi e dai responsabili ancora oggi non identificati. Un argomento che Mariano avrà di certo affrontato nei suoi incontri “pericolosi”.
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