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08 Giugno 2020 - 19:37
NAPOLI. Il tribunale collegiale di Potenza ha condannato due donne a 13 anni di reclusione per il tentato omicidio, mentre erano detenute, di una assistente capo della Polizia penitenziaria nel carcere di Potenza: lo fa sapere Savino Murro, avvocato della parte offesa. Le due donne - una 35enne e una 32enne, entrambe napoletane - «nella Sezione femminile della casa circondariale di Potenza - ricostruisce il legale in un comunicato stampa - il 21 dicembre 2015 tentarono di strangolare con un lungo laccio di scarpe l'assistente capo che, quasi allo stremo delle forze, riuscì a chiedere aiuto».
L'avvocato Murro, componente nella giunta dell'Unione delle camere penali italiane, si ritiene soddisfatto «per l'ottimo risultato ottenuto», dice.
Le due donne sono state condannate anche al risarcimento danni - con una provvisionale di 10.000 euro per ogni imputata - e al pagamento delle spese legali.
«La mia assistita - aggiunge - ha rischiato la vita mentre svolgeva, con passione e dedizione, il suo lavoro senza mai sottrarsi ai suoi impegni anche quando operava in sottorganico. Certamente tali gravissimi episodi sono indicativi di una profonda sofferenza nel mondo carcerario e di una tragica carenza di organico nelle strutture, sovraffollate ormai da anni. Urgerebbe una riforma carceraria che noi - come Ucpi - da tempo chiediamo».
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