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16 Giugno 2020 - 13:31
La Coppa Italia “accende" le tifoserie anche tra le suore. Entrando persino nei monasteri di clausura. Domani sera davanti alla televisione per la finale Juve-Napoli non mancheranno di sostenere le loro squadre del cuore due accese tifose della vecchia Signora e del Napoli. Suor Rosa Lupoli, delle Clarisse Cappuccine di Napoli, ha da sempre il Napoli nel cuore e domani sera manifesterà il suo tifo nella speranza di vedere i suoi beniamini alzare la coppa al cielo.
«Mi affido particolarmente a Driss Mertens - dice la suora di clausura all'Adnkronos - perché è una persona che ama molto la nostra città e fa beneficenza. Anche un campione come Maradona lo ha ringraziato per avere segnato più gol di lui».
Da Arcore terrà testa una juventina doc, suor Paola, storica socia dello Juve club che, in occasione della vittoria del settimo scudetto consecutivo, fece festa indossando la divisa juventina con tanto di sventolio della bandiera e cantando l'inno.
A Napoli, nel convento di clausura, è tassativo il “forza Napoli": «Come abadessa - scherza ma non troppo suor Rosa - ho posto il veto per chi è anti Napoli. Prima di ogni discernimento, alle suore che entrano in convento chiedo di che squadra sono perché essere tifosi del Napoli è vivere in simbiosi con la città. Diversamente, sarebbe un non riuscire ad incardinarsi».
Suor Rosa non risparmia l'ex allenatore Sarri, ora mister della Juve: «Con lui il discorso si fa tragico. Ha tradito alla grande come Higuain. Non è più oggetto dei nostri discorsi perché ha tradito nel peggiore dei modi, andando col “nemico" dopo averlo criticato. È vero che ha parlato di un percorso di carriera, ma si può fare in altri modi».
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