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18 Giugno 2020 - 11:52
ROMA. Aveva costituito un vero e proprio call center della cocaina nel quartiere romano di San Basilio l’organizzazione smantellata oggi dalla Guardia di Finanza. Era in grado di soddisfare, senza soluzione di continuità, dalle 30 alle 50 cessioni quotidiane nei giorni feriali, per arrivare anche a 80 nei giorni festivi e prefestivi.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del locale Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina, nei confronti di 7 giovani cittadini italiani. Dell’organizzazione faceva parte anche Paolo Pirino, attualmente detenuto in relazione al procedimento penale per l’omicidio di Luca Sacchi.
I finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno accertato che i sodali gestivano, con base operativa nel quartiere di San Basilio, un vero e proprio “centralino”, attivo tutti i giorni dalle 14 alle 2 di notte per l’acquisizione di ordini telefonici di cocaina, di cui poi curavano la consegna in tutta Roma tramite “pony express” reclutati, in prevalenza, tra i clienti in difficoltà economiche.
Superando il concetto della piazza di spaccio, idue fratelli e di 22 e 19 anni insieme a Paolo Pirino di 22 avevano ideato un meccanismo, come definito dal gip, "estremamente efficace, sia nell’ottica di facilitare la domanda che di ridurre i tempi e i passaggi al fine di soddisfarla, ma anche di minimizzare i rischi".
Nonostante il gruppo, sgominato dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Roma, trattasse la vendita di piccole quantità di cocaina, nel gergo criptico utilizzato, 'un amico' indicava una dose e 'una mano' 5 grammi, il guadagno medio era di circa 15.000 euro a settimana. Per minimizzare i rischi, il 'corriere' portava con sé una o poche dosi da recapitare e tornava più volte a rifornirsi per le successive consegne.
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