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Tesoro di San Gennaro, depositato il ricorso al Tar

Tesoro di San Gennaro, depositato il ricorso al Tar

La Deputazione contro il decreto del Ministero, forte di un parere del Consiglio di Stato, muta la natura giuridica della Deputazione assimilandola a una "fabbriceria", ente che si occupa del mantenimento dei beni dei luoghi sacri e che è formato da membri di nomina vescovile e nominati dal Ministero, o dal prefetto, sentito il vescovo

NAPOLI. La Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro ha notificato il ricorso contro il decreto del Ministero dell'interno che potrebbe mutare la natura laica dell'organo, aprendo le porte a membri nominati dalla Curia. La Deputazione, organismo nato nel 1601 per tutelare la Cappella del Tesoro di San Gennaro all'interno del Duomo di Napoli, è presieduta dal sindaco di Napoli ed è sempre stata espressione della città che, attraverso gli antichi Sedili, ne nominava i componenti. Il decreto del Ministero, forte di un parere del Consiglio di Stato, muta la natura giuridica della Deputazione assimilandola a una "fabbriceria", ente che si occupa del mantenimento dei beni dei luoghi sacri e che è formato da membri di nomina vescovile e nominati dal Ministero, o dal prefetto, sentito il vescovo.  Lo scorso 5 marzo si è svolta nel piazzale antistante il Duomo di Napoli una manifestazione contro il decreto del Viminale che ha visto la partecipazione di diverse centinaia di persone, molte armate del tradizionale fazzoletto bianco che un membro della Deputazione sventola nel Duomo per annunciare l'avvenuto miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro. Il prossimo 30 aprile è atteso il primo dei tre "miracoli" che si ripetono ogni anno, il sabato che precede la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre.

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