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Assalto ai lidi, tutto esaurito negli stabilimenti

Assalto ai lidi, tutto esaurito negli stabilimenti

NAPOLI. Se siamo fuori dal tunnel ancora non si sa, però di certo oggi e domani siamo quasi tutti sulle spiagge. Un’occhiata al litorale napoletano fra Posillipo e Marechiaro offre una certezza: la paura sta calando come i contagi e la gente cerca refrigerio a mare.

«Avessimo avuto tre stabilimenti li avremmo riempiti tutti – ammette Marco Esposito delle Rocce Verdi - oggi (ieri per chi legge) è tutto pieno».

«C’è stato un incremento di presenze sulle spiagge – conferma Enzo Santo (nella foto a destra), rappresentante dei Balneari del Cna - i contagi sono oramai quasi dovunque pari a zero, a parte qualche focolaio, e la gente ha meno timori».

Concorda Raffaele Esposito (nella foto a sinistra), dei Balneari della Confesercenti: «C’è in effetti una buona risposta dovuta anche al meteo, che sempre detta i tempi alle famiglie. In questo fine settimana i numeri sulle nostre spiagge sono discreti, facilitati dalle misure poste in essere con scrupolo e rigore dagli imprenditori balneari».

La gestione degli spazi e il rispetto delle regole sono effettivamente al centro dell’attenzione del settore, naturalmente con i relativi distinguo. Ad esempio, qualche stabilimento non accetta i bambini, come Villa Imperiale, altri invece sì, fra i tanti Il Gabbiano.

«Tutti gli imprenditori hanno rispettato le procedure stabilite dalla Regione – spiega Santo del Cna - e anche questo, a parte il resto dei problemi e delle difficoltà, è stato un bell’impegno da parte della categoria che talvolta ha dovuto anche subire l’ira dei clienti e qualche parolaccia. Ma in fondo garantire la sicurezza ai bagnanti significa garantirla anche a noi stessi». «La gente – aggiunge Esposito della Confesercenti - trova nelle spiagge e nelle strutture che hanno aperto gettando il cuore oltre l’ostacolo, una risposta ai dubbi e alle paure. Nonostante la forte crisi e gli impegni non mantenuti, siamo comunque in trincea per i nostri ospiti».

Una trincea che non ammette rilassamenti, come conferma dalle Rocce Verdi Esposito: «Noi siamo molto rigidi, è la gente che deve essere rilassata e noi facciamo di tutto affinché sia così. Abbiamo rispettato le procedure senza mai mollare la presa, del resto gli imprenditori devono rimanere nei parametri altrimenti in caso di problemi il primo passo è la chiusura».

Tanto impegno e tanta cura nel rispetto delle regole rischiano di essere sprecati da un banale granello di sabbia, nel caso specifico quella delle spiagge libere. Marco Esposito preferisce fermarsi all’analisi della possibile causa del problema: «Secondo me sulle spiagge libere è in atto una diatriba fra la Capitaneria di Porto e l’Asl, spetta a loro trovare una soluzione».

Più loquace sul tema Raffaele Esposito: «C’è grande anarchia sulle spiagge libere. Nessuna polemica, no, solo la necessità a settembre di ragionare tutti insieme sul governo delle spiagge libere: sono una grande risorsa ma vanno regolamentate».

Sulla necessità di affrontare il problema, batte anche Santo: «Abbiamo segnalato più volte alla Regione e al Comune il tema chiedendo l’apertura di un tavolo, finora però non siamo stati convocati. Come Cna riteniamo fondamentale l’esistenza delle spiagge libere, sia chiaro, però devono essere ben attrezzate e dotate anche di servizio di salvataggio. Anche senza lido servono regole».

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