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Tangenziale, tutti d’accordo: «Via il pedaggio»

Tangenziale, tutti d’accordo: «Via il pedaggio»

NAPOLI. «Pubblico non è una brutta parola» ha esordito il sindaco di Napoli Luigi de Magistris rispondendo, a margine del congresso Ali in corso al Maschio Angioino, a chi gli chiedeva delle decisioni del governo in merito alla questione Autostrade.

«Dobbiamo vedere che cosa accade ora», ha detto il primo cittadino perchè «ricordo che quando crollò il ponte Morandi sembrava che di là a qualche giorno avessero revocato la concessione ai Benetton. È passato un lungo tempo per tornare al dibattito di allora. Vediamo se sono norme, sono provvedimenti o solamente intenzioni. Sono contrario - sottolinea - alle concessioni quindi se il governo prende la strada in Italia di cominciare a rivedere e revocare le concessioni avrà il sostegno del sindaco di Napoli perchè ritengo che bisogna passare da una parte a un controllo diretto dello Stato e dall’altro, laddove questo non è necessario, perchè non si tratta di un bene supremo di interesse collettivo, ben venga la concorrenza. Basta monopoli, basta oligopoli, basta concessionari a vita». Questo, conclude il primo cittadino, «vuol dire che bisogna andare nella direzione da una parte della concorrenza e dall’altra ritornare, come abbiamo fatto noi a Napoli, a ritenere che il pubblico non è una brutta parola».

Il riferimento, ovviamente, è anche a Tangenziale, la bretella cittadina che a detta proprio del sindaco fa parte di quelle «ingiustizie subite dalla città» e la cui revisione «prima o poi bisognerà affrontare». «Le nuove scelte aziendali andranno ad incidere anche sulla gestione delle Tangenziale di Napoli, anch’essa facente parte della società Autostrade ed è l’unico asse viario in Europa interno a una città a pagamento» ha aggiunto il consigliere Regionale dei Verdi-Europa Verde Francesco Emilio Borrelli ed il conduttore radiofonico Gianni Simioli hanno, durante la trasmissione radiofonica “La Radiazza”, lanciato una nuova proposta riguardante propria la Tangenziale ed il pedaggio, ovvero «ridurre il pedaggio dal 50 all’80%, il cui ricavato in parte andrebbe a coprire i costi di gestione mentre un’altra parte ridurrebbe notevolmente i costi di passaggio per i napoletani» spiegano Borrelli e Simioli.

Un balzello che trova contrari anche la destra di Fdi com il consigliere Marco Nonno che parla addirittura del pedaggio come «una “rapina” ai napoletani. L’Unione europea si è pronunciata, è unico caso in Italia. Nemmeno il Grande Raccordo di Roma, che per lunghezza chilometrica misura tre volte la tangenziale napoletana, è a pagamento.Bisogna eliminare questa misura iniqua, ingiusta. Dannosa. Una battaglia giusta che le istituzioni hanno il dovere di affrontare, nell’esclusivo interesse dei cittadini».

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