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24 Luglio 2020 - 19:54
NAPOLI. In manette e ai domiciliari è finita anche Maria Luisa Cattaneo, la compagna dell’appuntato napoletano Giuseppe Montella, leader del gruppetto di militari accusati di pestaggi, estorsioni, spaccio e anche di tortura. La donna è accusata di aver aiutato il 37enne nell’approvvigionamento della droga. Inoltre nelle intercettazioni, scrive Repubblica, parlava anche lei di soldi e droga.
«La personalità dell’indagato rivela come egli abbia la profonda convinzione di poter tenere qualunque tipo di comportamento. Vivendo al di sopra della legge e di ogni regola di convivenza civile», la descrizione di Montella data dal gip di Piacenza, Luca Milani.
Un uomo che «non mostra paura di nulla ed è dotato di un carattere particolarmente incline a prendere parte ad azioni pericolose e violente».
Dalle foto su Facebook, a bordo piscina della sua villa, sembra un padre affettuoso, sempre sorridente, amante della famiglia. E infatti alla famiglia raccontava le sue gesta.
Lui che definiva il suo gruppo «una associazione a delinquere» e diceva di essere a capo della «piramide», senza tralasciare i particolari più cruenti.
Accennando alla moglie di una operazione di servizio appena conclusa, dopo aver sottolineato di essersi stirato un muscolo correndo dietro a uno spacciatore le dice senza problemi: «Amore, però lo abbiamo massacrato».
E ancora, sempre parlando con la moglie, raccontando le fasi dell’arresto di un maghrebino, si vanta così: «Questo c’ha fatto penare… Mamma quante mazzate ha pigliato… Abbiamo aspettato là dieci minuti, siamo riusciti a bloccarlo, non parlava, e ha preso subito due-tre schiaffi. Ne ha prese amore… in Caserma, amore! Colava il sangue, sfasciato da tutte le parti. Un ragazzino del ’96. Non ha detto ‘A’».
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