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27 Luglio 2020 - 13:04
NAPOLI. Condannata per spaccio di cocaina senza aver quasi trascorso un solo giorno dietro le sbarre, la narcos delle Chianche torna dopo cinque mesi nella sua abitazione dei Quartieri Spagnoli e tra i vicoli di Montecalvario è subito tensione alle stelle.
Il rientro in città di Maria Mazzocchi, consorte del boss ergastolano Salvatore Piccirillo, alias “Totore ’e Silvestro”, non è infatti passata sottotraccia. Nelle ore immediatamente successive una “paranza” è stata avvistata nel cuore del confinante Cavone, precisamente a ridosso della palazzina in cui vivono alcuni familiari del ras rivale Patrizio Lepre “’o nennillo”, con atteggiamento ben poco rassicurante. L’incursione si è conclusa con una raffica di insulti e un po’ di frastuono, ma l’episodio è comunque finito sul tavolo degli investigatori che monitorano la mala della zona, i quali voglio adesso vederci chiaro.
Quanto a Mazzocchi, la vicenda che ne aveva determinato l’arresto è nota. Alla fine del gennaio scorso la 61enne di vico Vacche a San Liborio è stata arrestata mentre provava a sbarazzarsi di un panetto di quaranta grammi di cocaina. La sua permanenza in carcere era però durata giusto il tempo che fosse celebrata l’udienza di convalida: in questa sede, infatti, la donna aveva ammesso gli addebiti ed era riuscita a cavarsela con l’unica misura restrittiva del divieto di dimora in Campania.
I colpi di scena erano però tutt’altro che finiti. Nel giudizio di primo grado celebrato con il rito abbreviato Maria Mazzocchi, difesa dall’avvocato Luca Mottola, ha rimediato una pena a dir poco mite: 6 anni e 8 mesi. Non solo, il gip, accogliendo l’istanza avanzata dal difensore, ha anche sostituito la misura del divieto di dimora in Campania con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Tradotto, già dopo poche ore la 61enne capopiazza aveva fatto rientro alle Chianche. Il suo ritorno nella parte bassa dei Quartieri Spagnoli sembra intanto aver già innescato qualche scossone negli ambienti criminali della zona. Le forze dell’ordine stanno infatti provare a fare luce su una “misteriosa” incursione che, proprio dopo il ritorno di Mazzocchi a Napoli, è stata registrata nel Cavone, precisamente davanti casa di alcuni familiari del ras Patrizio Lepre.
Tra le due famiglie non è mai corso buon sangue e per questo motivo gli investigatori non escludono al momento un collegamento tra le due vicende. Il rischio è che quelle vecchie ruggini possano accendere nuove fibrillazioni in una zona, quella dei Quartieri Spagnoli, già da mesi dilaniata da scontri che a fasi alterne sono sfociati in avvertimenti consumatisi a suon di piombo, se non in veri e propri raid. In attesa che i contorni dell’episodio vengano chiariti, i riflettori degli “007” restano comunque puntati anche sui movimenti di Maria Mazzocchi.
La 61enne non è del resto una, come si suol dire, di “primo pelo”. Al netto dei propri guai con le legge, la narcos è infatti anche la moglie di Salvatore Piccirillo, ras del clan Mariano che sta scontando un ergastolo per l’omicidio di Gaetano Festa.
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