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19 Aprile 2016 - 14:49
Coinvolte due organizzazioni criminali con base a Napoli ma con diramazioni in Cina e Turchia
NAPOLI. Maxioperazione della Guardia di Finanza in diverse regioni d'Italia. Nel mirino dei militari alcune organizzazioni che producevano merce contraffatta che finiva sugli scaffali degli outlet del napoletano e del casertano. Il nucleo di polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli, su indicazione della Direzione Distrettuale Antimafia, ha eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare in tutta Italia. I provvedimenti emessi dal Gip colpiscono due diversi sodalizi criminali ramificati a livello internazionali, con collegamenti con la Cina e la Turchia, dediti al contrabbando di merce contraffatta. In particolare le indagini hanno portato alla luce due gli interessi di due diversi gruppi criminali. Il primo faceva capo a Luigi e Giuseppe Verde che si dedicavano alla ricettazione e alla vendita di borse, cinture e occhiali contraffatti su tutto il territorio nazionale. In questa organizzazione avevano un ruolo centrale due coniugi cinesi, Cheng Li detto “Mimmo” e Qingqing Ji detta “Milli”: la coppia possedeva numerose attività commerciali grazie alle quali riusciva ad importare merce “vergine” che una volta giunta in Italia veniva contraffatta con il logo di grandi marchi. Una volta organizzata la merce, i due coniugi fungevano anche da raccordo con altri extracomunitari interessati all’acquisto di merce “tarocca”. Il secondo gruppo criminale faceva capo a Guglielmo Esposito: in questo caso la merce contraffatta veniva importata dalla Turchia e poi veniva assemblata in diverse fabbriche sparse nella provincia di Napoli dove venivano apposti i marchi delle grandi aziende.
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