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12 Agosto 2020 - 16:41
"In una notte abbiamo perso il 50 per cento dei giovani del nostro comune. Quindici giorni fa avevamo fatto una bella foto, c'erano tutti gli abitanti di questa frazione: mi creda, è agghiacciante vederla, si può dire che è tagliata in due". Alberto Bianco è il sindaco di Castelmagno, il piccolo paese di 54 abitanti dell'alta Valle Grana, in provincia di Cuneo, sconvolto dall'incidente in cui stanotte sono morti cinque ragazzi, tutti sotto i 24 anni, tra cui due fratelli. Giovani che Bianco conosceva molto bene: al telefono, fa fatica a trovare le parole. "E' una di quelle tragedie che succedono non perché i ragazzi hanno bevuto, ma per una distrazione - dice Bianco all'AdnKronos - Me lo hanno assicurato i carabinieri. Quel 'defender', su una strada sterrata, forse avrà fatto i 15 chilometri orari: sono strade che loro conoscevano molto bene, che facevano tutti i giorni per portare le mucche al pascolo. Quei ragazzi poi li conoscevo personalmente, giovani bravissimi, lavoratori".
Bianco si sente in parte responsabile di quello che è accaduto. "Me ne assumo le colpe indirettamente perché io rappresento lo Stato - continua -: mi sento responsabile, ma anche impotente. Non sto scaricando le colpe, ma questo è un comune di 54 abitanti che ha 25-30 chilometri di strade da tenere in ordine con pochissimi trasferimenti dallo Stato e mi rendo conto diverse volte la segnaletica è carente. In questo caso mi sento colpevole, bastava un cartello che segnalasse la curva e forse non sarebbe successo. Se fossi ricco, metterei cartelli di tasca mia, ma sono un insegnante, faccio il sindaco gratuitamente così come lo fanno l'assessore e i consiglieri".
"Tutti insieme dovremo comunque pensare che spesso si spendono soldi a vanvera per mega ponti - aggiunge Bianco - quando per le strade che si percorrono tutti i giorni non abbiamo neanche i soldi per mettere i cartelli e segnalare le curve. Su questo lo Stato è assente e me ne assumo in parte la colpa perché probabilmente se avessi alzato la voce, chiamato i giornalisti, denunciato che siamo in questa drammatica situazione forse qualcosa sarebbe cambiato. Ci vuole una marcia in più, lo Stato dovrebbe dare i soldi per le strade in funzione dell'estensione territoriale e non del numero degli abitanti del paese. E' possibile che lo Stato non ha 30mila euro all'anno da poter investire sulle strade? Mandatemeli ogni due anni e io sono contento".
I nove ragazzi a bordo del fuoristrada erano saliti al rifugio per osservare le stelle nel periodo di San Lorenzo. "Si trovavano in quel rifugio della famiglia dei fratelli morti perché è una delle zone più buie d'Europa. Tutti gli anni vengono tante persone per San Lorenzo a vedere le stelle in questo punto a dir poco stupendo. Stavano tornando verso la mezzanotte a casa, poi è avvenuta la disgrazia. Abbiamo messo la bandiera a mezz'asta come lutto cittadino. E' difficile trovare le parole, sicuramente oggi pomeriggio vedrò le famiglie: mi creda, ho paura di guardarle negli occhi", ha concluso Bianco.
Drammatico incidente stradale nella notte a Castelmagno, in alta Valle Grana, in provincia di Cuneo. Cinque ragazzi fra cui quattro ragazzini dagli 11 ai 16 anni sono morti. Morto anche un ragazzo di 24 anni, alla guida di un Land Rover uscito di strada e precipitato in una scarpata.
Auto fuori strada nel Cuneese, morti 5 giovani
Nell'incidente sono rimasti feriti altri quattro ragazzi, di due in gravi condizioni: uno è stato portato con l'elicottero del 118 in ospedale a Torino, un altro è grave e si trova in ospedale a Cuneo. Ferite altre due ragazze che sono già state dimesse: le 17enni erano state portate all’ospedale Santa Croce di Cuneo.
In tutto nell'auto c'erano 9 persone (la macchina era omologata per 6), tutti ragazzi, saliti in montagna, all'altezza di 1.900 metri, per vedere le stelle cadenti.
Mentre rientravano, secondo una prima ricostruzione, l'auto è uscita di strada all'altezza del santuario di San Magno, rotolando a valle. Quando il veicolo è precipitato sulla strada sottostante i ragazzi sono stati sbalzati fuori dall'auto, che ha continuato a rotolare a valle per molti metri.
Tra le cause non si esclude una disattenzione del ragazzo alla guida. La strada su cui viaggiavano è in montagna e molto pericolosa, senza illuminazione né guard-rail: il conducente non si sarebbe accorto in tempo della curva e sono finiti fuori strada, precipitando a valle per oltre cento metri. A riportare le ferite più lievi sono state due ragazze 17enni, che si sono salvate perché sono state sbalzate fuori dal veicolo. Gravissimi in ospedale altri due ragazzi, un 24enne e un 17enne.
I carabinieri stanno ascoltando i superstiti per ricostruire l’accaduto mentre, in accordo con la Procura, saranno condotti accertamenti anche sul fuoristrada, su cui si terrà una perizia.
Incidente cuneese, Marco era appassionato di jeep
Era un appassionato di jeep Marco Appendino, il 24enne alla guida del Land Rover Defender morto questa notte nell’incidente stradale avvenuto a Castelmagno, in alta Valle Grana, costato la vita ad altri 4 giovanissimi, tra gli 11 e i 16 anni, con altri due ragazzi ricoverati in gravi condizioni.
In una foto su Instagram dello scorso 21 giugno il 24enne è seduto sul cofano del fuoristrada insieme con un suo amico. Fra immagini di raduni per appassionati, c'è una foto di due estati fa in Mongolia, nella zona dell'Himalaya, in cui il ragazzo è in piedi sul suo Defender. Accanto alle ultime foto intanto iniziano ad arrivare i messaggi di cordoglio degli amici.
Tanti i messaggi che stanno lasciando anche gli amici delle altre giovanissime vittime, tra cui il 14enne Samuele Gribaudo e Camilla Bessone, di 16 anni. Sui loro profili Instagram in molti scrivono ‘RIP, riposa in pace’. “Camilla…no…spero che starai bene, ovunque tu sia” scrive un amico.
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