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Clan in ferie a Ferragosto, "impazza" la microcriminalità

Clan in ferie a Ferragosto, "impazza" la microcriminalità

NAPOLI. Per il secondo anno consecutivo anche la camorra è andata in ferie a Ferragosto. Non era scontato e la dimostrazione sta nell’anno 2018, quando proprio il 15 del mese che segna il clou dell’estate la polizia sventò un clamoroso agguato arrestando un pistolero in giro per San Giovanni a Teduccio.

Allora c’era grossa tensione negli ambienti di malavita di Napoli est, ma anche nel 2019 non si scherzava a causa della faida tra i Mauro e i Sequino nel rione Sanità e i contrasti tra i “mazzarelliani” dei Decumani (gruppo Buonerba-Iodice) e i Sibillo.

Negli ultimi 4 giorni, esattamente come un anno fa, alla città già mezza tramortita dal Covid-19 e in crisi di astinenza da turismo straniero sono state risparmiate “stese”, spari in aria, intimidazioni e minacce a colpi di pistole. Eppure fino al 12 agosto scorso infuriava la guerra a Forcella e al Mercato, le zone al momento più calde di Napoli da un punto di vista camorristico.

Poi qualche partenza e la voglia di godersi un sia pur breve periodo di riposo hanno preso il sopravvento sull’odio, le inimicizie e il desiderio di vendette. Nel centro storico da qualche settimana ci sarebbe un tentativo di riconquistare spazi da parte dei Giuliano, scontratisi con il muro innalzato dai Mazzarella.

Mentre al Mercato il clan al momento più forte, sempre i Mazzarella, sta rintuzzando l’attacco di gruppi più piccoli ma non per questo meno pericolosi.

La tregua non ci fu nel 2018, quando nel giorno di Ferragosto a San Giovanni a Teduccio la polizia sventò un clamoroso agguato. E comunque alcune “stese” resero incandescenti i tradizionali festeggiamenti dedicati al clou dell’estate. Invece nel 2019 la tregua ha retto contro ogni pronostico, tanto più che i segnali di fibrillazione negli ambienti camorristici si erano moltiplicati negli ultimi mesi in diversi quartieri: nel rione Sanità, ai Decumani, a Pianura, nel rione Traiano.

Ma tra il 14 e il 16 agosto non si verificarono episodi riconducibili alla criminalità organizzata, dando un po’ di respiro agli investigatori specializzati nella lotta ai clan. Il bilancio, sotto questo profilo ed escludendo la microcriminalità che invece continua a dare problemi, è positivo.

Nei due giorni dedicati ai festeggiamenti di Ferragosto, anche grazie ai servizi di prevenzione attuati dalle forze dell’ordine, nessun camorrista ha sparato o compiuto azioni tese a uccidere nemici affiliati ad altre cosche.

Ma, terminata la tregua di Ferragosto, è facile presumere che l’effervescenza in alcuni quartieri partenopei riprenderà.

Anche nell’area flegrea, a Secondigliano e Scampia si sono accese alcune spie ultimamente, cominciare dalla guerriglia per il controllo delle poche piazze di spaccio ancora fiorenti. Poche rispetto all’epoca di “Gomorra” ma capaci di produrre introiti elevati.

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