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Raid in casa, app al Vomero per dare l'allarme

Raid in casa, app al Vomero per dare l'allarme

NAPOLI. Una app per informarsi e informare sui furti in appartamenti nel quartiere Vomero-Arenella. Un’iniziativa di alcuni residenti, che hanno vissuto in prima persona l’esperienza di essere derubati in casa, che va a incrociarsi con i dati ufficiali delle forze dell’ordine: meno reati finora rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma boom a luglio in concomitanza con le partenze estive post lockdown. I ladri attendevano proprio questo e sono entrati puntualmente in azione.

Ma con una particolarità: entrando nelle abitazioni vuote senza effrazioni, utilizzando secondo gli investigatori chiavi universali sofisticatissime. Ecco perché tra gli abitanti della zona è scattato l’allarme ed è partito il “fai da te” con l’applicazione sul cellulare: in sostanza un gruppo whatsapp molto allargato. Il dato da cui partire sono le 90 denunce presentate a luglio a Napoli. Come accade sempre nei mesi estivi, con l’arrivo delle ferie l’emergenza si ripete, anche se stavolta la paura sembra ancora maggiore a giudicare dai messaggi che girano sulla rete.

«Ladri in azione: massima allerta al Vomero», si legge in un post pubblicato a metà luglio. E poi il giorno successivo «Piazza Arenella, via Piscicelli: furti in casa. Fate girare». Eppure, e carta canta si direbbe a Napoli, dalle cifre fornite da polizia e carabinieri risulta che rispetto ad un anno fa i furti commessi negli appartamenti in tutta l’area metropolitana si è ridotto di quasi il 30 per cento, con punte del 40 a Napoli città. Il che non significa che il fenomeno criminale sia cessato.

Tant’è vero che qualcuno ha pensato di ricorrere alle “app” per lanciarsi il passaparola e scambiare informazioni utili. Analizzando i dati statistici, va considerato che tra marzo e aprile, il periodo più duro del lockdown, il numero dei furti in appartamento tendeva allo zero, così come pochi casi sono stati segnalati a maggio. A giugno, con la sostanziale riapertura delle attività e di conseguenze con molte più persone che uscivano per lavoro, la media si è alzato fino al boom di luglio.

Mentre ancora, ovviamente, mancano riferimenti completi al mese di agosto, tradizionalmente il più a rischio per chi lascia la casa incustodita. Dunque, 90 denunce in un solo mese, quello di luglio. Casi che raccontano come, ad introdursi nelle abitazioni quasi sempre vuote, siano con ogni probabilità diverse bande di ladri, professionisti dei furti in casa. Sessantuno i casi denunciati ai soli carabinieri, che indagano (come del resto la polizia) su ogni episodio partendo dai sopralluoghi alla ricerca di tracce lasciate dai malviventi.

Gli investigatori si soffermano su un particolare: nella quasi totalità dei casi denunciati ci si trova di fronte a persone esperte, che per introdursi nelle case utilizzerebbero chiavi universali, grimaldelli capaci di aprire anche porte blindate.

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