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26 Agosto 2020 - 13:27
POZZUOLI. Andrea (nome di fantasia) aveva 22 anni, era del litorale flegreo e, a causa di una grave emorragia cerebrale, è arrivato all’ospedale di Pozzuoli in condizioni disperate. I medici non hanno potuto far niente per salvarlo, ma lui ha potuto fare ancora qualcosa per gli altri: ha donato i propri organi. I suoi reni e il suo fegato sono stati prelevati dall’equipe del Santa Maria delle Grazie guidata da Francesco Diurno e sono stati trapiantati a due pazienti in Campania e in Sicilia.
«Niente può colmare la perdita di un ragazzo di 22 anni. - dice Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord - Commuove e riempie di speranza, però, la generosità del suo gesto e la disponibilità dei suoi familiari. La scelta di indicare sulla carta di identità la volontà di donare gli organi parrebbe solo un atto burocratico; in realtà è un’importante gesto solidale che può regalare speranza. A nome di tutto il personale dell’Asl Napoli 2 Nord esprimo il cordoglio ai genitori di Andrea e li ringrazio per aver rispettato la sua scelta».
«Anche in quest’anno in cui il Covid19 sta impegnando ampiamente la nostra sanità, si continua a lavorare tra mille difficoltà per fronteggiare tutte le patologie. A medici, infermieri, oss, tecnici e amministrativi va il mio ringraziamento per la grande prova di professionalità e dedizione di cui si stanno rendendo protagonisti da mesi» conclude d'Amore.
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