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Summit tra “capi” per sancire la pax di Ferragosto tra i clan

Summit tra “capi” per sancire la pax di Ferragosto tra i clan

NAPOLI. Per il secondo anno consecutivo anche la camorra è andata in ferie a Ferragosto, ma nel 2020 le vacanze stanno durando un po’ di più ed è un dato statistico da sottolineare con i debiti scongiuri. Forse sarà a causa della seconda ondata della pandemia da Covid19, che spaventa tutti e non solo i cittadini perbene, oppure perché tra i clan in contrasto sarebbe stato raggiunto un accordo grazie alla mediazione di qualche ras influente. Non la pax di camorra, semplicemente una tregua che valga fino almeno a settembre per poi provare a ricomporre il quadro malavitoso nei quartieri in fibrillazione: Forcella, il Mercato, Ponticelli, area flegrea e Secondigliano.

Secondo un esperto investigatore anticamorra, che avrebbe raccolto fonti confidenziali, negli ambienti di malavita si vocifera di un summit che si sarebbe svolto alcuni giorni prima di Ferragosto proprio per firmare la tregua. Voci ancora troppo vaghe e frammentarie per avere un quadro sufficiente di attendibilità. Ma la traccia è importante: confermerebbe il perché dell’assenza di sparatorie e agguati dal 12 agosto scorso: esattamente 15 giorni fa. Mai successo negli anni precedenti. Tutto ciò non era affatto scontato e la dimostrazione sta nell’anno 2018, quando proprio il 15 del mese che segna il clou dell’estate la polizia sventò un clamoroso agguato arrestando un pistolero in giro per San Giovanni a Teduccio.

Allora c’era grossa tensione negli ambienti di malavita di Napoli est, ma anche nel 2019 non si scherzava a causa della faida tra i Mauro e i Sequino nel rione Sanità e i contrasti tra i “mazzarelliani” dei Decumani (gruppo Buonerba-Iodice) e i Sibillo. Negli ultimi 15 giorni dunque, alla città già mezza tramortita dal Covid-19 sono state risparmiate “stese”, spari in aria, intimidazioni e minacce a colpi di pistole. Eppure fino al 12 agosto scorso c’erano segnali di guerra soprattutto Forcella e al Mercato, le zone al momento più calde di Napoli da un punto di vista camorristico. Infatti nel centro storico da qualche settimana ci sarebbe un tentativo di riconquistare spazi da parte dei Giuliano, scontratisi con il muro innalzato dai Mazzarella.

Mentre al Mercato il clan al momento più forte, sempre i Mazzarella, sta rintuzzando l’attacco di gruppi più piccoli ma non per questo meno pericolosi. La tregua non ci fu nel 2018, quando nel giorno di Ferragosto a San Giovanni a Teduccio la polizia sventò un clamoroso agguato. E comunque alcune “stese” resero incandescenti i tradizionali festeggiamenti dedicati al clou dell’estate. Invece nel 2019 la tregua ha retto contro ogni pronostico, tanto più che i segnali di fibrillazione negli ambienti camorristici si erano moltiplicati negli ultimi mesi in diversi quartieri: nel rione Sanità, ai Decumani, a Pianura, nel rione Traiano. Ma tra il 14 e il 16 agosto non si verificarono episodi riconducibili alla criminalità organizzata, dando un po’ di respiro agli investigatori specializzati nella lotta ai clan.

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