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28 Agosto 2020 - 14:10
«Al Genovesi ci stiamo preparando per ogni eventualità, certo avremmo preferito che quest'ansia ci fosse risparmiata e che una serie di decisioni fossero state già assunte a luglio».
Così all'Adnkronos Vittorio Delle Donne, dirigente scolastico del liceo "“Antonio Genovesi" di Napoli, uno dei principali licei cittadini che ha sede in piazza del Gesù Nuovo, nel cuore del centro antico.
Se sul fronte dei test sierologici «abbiamo comunicato a tutti i docenti la possibilità di eseguirli», Delle Donne spiega che il ragionamento al momento è incentrato soprattutto sulla possibilità di «ridurre e alleggerire la didattica in presenza a massimo 4 o 5 ore consecutive, perché è difficile immaginare che i ragazzi possano restare seduti 6 o 7 ore con la mascherina, o senza mascherina ma senza potersi muovere e indossandola appena si alzano. Cercheremo di diminuire quindi le ore quotidiane continue in classe facendo in modo che una volta alla settimana la classe possa uscire fuori. Noi poi abbiamo la fortuna di stare nel centro storico di Napoli, quindi cercheremo di cadenzare tutta una serie di uscite che nel corso dell'anno preventiviamo sempre di fare».
Oltre alle uscite, si potrà fare ricorso alla didattica a distanza «con le piattaforme che, in maniera residuale e complementare, vanno sicuramente bene. Non sostituiscono appieno la presenza, ma inserite in un discorso unitario hanno una buona riuscita».
Sul fronte sanitario, Delle Donne fa sapere che il liceo Genovesi si è già procurato mascherine e termoscanner: «Oggi sono arrivate le mascherine promesse dal Ministero - spiega - ma noi avevamo già effettuato l'acquisto. Ben vengano comunque, saremo ancora più pronti. Così come abbiamo già il termoscanner, che la Regione vuole comunque acquistare per le scuole che non ne sono dotate. Ci siamo già attrezzati per una misurazione della temperatura a scuola per avere più tranquillità e sicurezza, è la soluzione migliore e lo dico anche da genitore».
Infine, sottolinea il dirigente scolastico, «ci teniamo pronti per un eventuale nuovo lockdown parziale, cioè con alcune classi costrette a non entrare per un eventuale contagio, o dell'intera scuola, finanche dell'intera regione, se è vero che ieri il governatore De Luca si diceva molto scettico sulla possibilità di aprire le scuole il 14 settembre in Campania. Continuiamo quindi a navigare un po' a vista e ad affrontare varie possibilità finché non sarà presa la decisione finale, sperando - conclude - che vada tutto per il meglio».
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