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Vaccino Covid, Fauci: «Sarà pronto prima del previsto»

Vaccino Covid, Fauci: «Sarà pronto prima del previsto»

Il vaccino contro Covid-19 potrebbe essere disponibile prima del previsto se gli studi clinici in corso producessero risultati "straordinariamente positivi".

Lo ha affermato il virologo americano Anthony Fauci, direttore del Niaid (National Institute of Allergy and Infectious Diseases), in un'intervista a Kaiser Healtg News.

Due delle sperimentazioni cliniche in corso, su 30.000 volontari, dovrebbero concludersi entro la fine dell'anno, ma Fauci ha spiegato che un consiglio indipendente ha l'autorità di interrompere i trial in Usa con settimane di anticipo se i risultati provvisori saranno nettamente positivi o negativi. Il Data and Safety Monitoring Board potrebbe dire che "i dati sono così buoni in questo momento da affermare che" i vaccini "sono sicuri ed efficaci", ha detto Fauci.

In tal caso, i ricercatori avrebbero "l'obbligo morale" di interrompere la sperimentazione in anticipo e rendere disponibile il vaccino a tutti i partecipanti allo studio, compresi quelli a cui era stato somministrato il placebo, e accelerare il processo per somministrare il vaccino a milioni di persone.

Fauci ha affermato anche di fidarsi dei membri indipendenti del Dsmb - che non sono dipendenti del governo - per mantenere le sperimentazioni dei vaccini su standard elevati.

"Se stai prendendo una decisione sul vaccino, faresti meglio ad essere certo di avere ottime prove che sia sicuro ed efficace", ha detto Fauci, assicurando di non essere "preoccupato per la pressione politica".

 

Vaccino coronavirus, accelerano i trial: prime fiale entro fine anno

Il vaccino contro il coronavirus prodotto dai laboratori di Oxford e Pomezia potrebbe essere distribuito tra la popolazione prima del previsto, ora che l’azienda biofarmaceutica AstraZeneca ha deciso di accelerare la sperimentazione del medicinale comprimendo le tempistiche di sviluppo.

Secondo le ultime ipotesi infatti, il vaccino anti Covid-19 potrebbe concludere la fase sperimentale entro la fine dell’estate, mentre l’effettive distribuzione delle prime fiale potrebbe avvenire entro l’ultima settimana di novembre.


 

Vaccino coronavirus, accelera la sperimentazione

Nonostante lo sviluppo clinico del vaccino sia ancora in corso, AstraZeneca è riuscita a passare da dalla fase I/II dei trial a quella III nell’arco di poche settimane anziché di mesi come era stato inizialmente preventivato. La conclusione di quest’ultima fase di sperimentazione nel Regno Unito si prevede possa terminare dunque entro il 21-22 settembre prossimi, mentre i trial eseguiti negli altri paesi verranno conclusi al massimo entro l’autunno.

Nel caso il vaccino dovesse poi effettivamente funzionare, AstraZeneca si è impegnata a distribuirlo alla popolazione entro la fine del 2020.

Rimane tuttavia un dubbio che attanaglia i paesi investitori, e cioè se siano necessarie una o due dosi di vaccino per ciascuna persona. “È un aspetto da capire perché va a influenzare la mole di produzione”, fanno sapere dai vertici della casa farmaceutica.

Nel caso dovessero essere necessarie due dosi, tra la prima iniezione e il richiamo dovranno passare infatti almeno 28 giorni.

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